Baseball
Baseball, Marco Mazzieri: “Livello altissimo al Premier12. Solo sei squadre alle Olimpiadi. E al World Classic…”
Oro agli Europei 2010 e 2012, bronzo nella Coppa Intercontinentale 2010 (il primo podio di sempre per il Bel Paese al di fuori dei confini continentali), settima al World Classic 2013 dopo aver battuto Messico e Canada ed aver dato filo da torcere ai futuri campioni della Repubblica Dominicana. Tra gli artefici dell’ingresso della nazionale italiana nel gotha del baseball internazionale c’è il ct Marco Mazzieri, demiurgo di una compagine in crescita continua e sempre più ambiziosa. Con lui abbiamo discusso dell’ormai imminente Premier12 (dall’8 novembre in Giappone), nonché del quasi certo rientro alle Olimpiadi del ‘batti e corri’ e delle prospettive azzurre verso il World Classic 2017.
Come sarà articolata la preparazione dell’Italia in vista del debutto nel Premier12?
“Svolgeremo due settimane di allenamento in Giappone, prima del debutto del 10 novembre con Porto Rico. Il 6 ed il 7 disputeremo due amichevoli molto importanti ed interessanti con Venezuela e Messico, che non sono inserite nel nostro girone“.
Nei prossimi giorni diramerà l’elenco dei convocati. Può darci qualche anticipazione? Saranno presenti i giocatori della Mlb o delle minors americane?
“Al 95% potremo contare solo su giocatori del nostro campionato. A quelli di Mlb non è stato concesso di partecipare, tanti altri delle leghe minori non sono stati liberati. Abbiamo alcuni giocatori che militano in campionati come quello venezuelano che è in pieno corso di svolgimento. Comunque abbiamo tempo fino al 5 novembre per attendere giocatori come Alex Liddi, Thiago Da Silva e José Escalona, qualora ottengano il permesso in extremis. Ad ogni modo, sono convinto che i ragazzi che avrò a disposizione daranno il 100% per ottenere il massimo risultato possibile. Ci saranno diverse novità rispetto all’Europeo 2014 (Italia sconfitta in finale dall’Olanda, ndr), perché molti elementi hanno dovuto declinare la convocazione per motivi di lavoro“.
Realisticamente, in un girone comunque difficilissimo con Canada, Taipei, Cuba, Olanda e Porto Rico, l’obiettivo sarà quello di accedere ai quarti di finale?
“E’ difficile dirlo ora, aspettiamo di sapere quali giocatori avremo a disposizione. Chiaramente l’Italia sarà una delle nazioni più danneggiate dal non poter disporre di giocatori Mlb, perché non vantiamo la stessa profondità di altri Paesi che hanno molta più scelta. Le nazionali orientali, invece, avranno a disposizione le loro migliori formazioni possibili. Sarà un torneo difficilissimo, ma in partita secca sappiamo che possiamo dare fastidio a chiunque“.
Se la competizione più importante resta il World Classic, potremmo definire il Premier12 come una sorta di Confederations Cup del baseball?
“In realtà, negli intenti della Federazione internazionale, questa competizione viene considerata quasi come un Mondiale, anche se ritengo che il livello sarà inferiore al World Classic. Di certo è una manifestazione che aiuterà il baseball a tornare alle Olimpiadi“.
A proposito di rassegna a cinque cerchi. Nell’agosto 2016 il Cio deciderà sull’introduzione del baseball e del softball a Tokyo 2020: ritiene che le percentuali di esito positivo siano alte?
“Al 99% il baseball sarà a Tokyo, dovrebbe accadere un terremoto perché ciò non accada“.
Per il movimento italiano sarebbe molto importante una partecipazione alle Olimpiadi del 2020.
“Indubbiamente sì, ma non sarà affatto facile. Per una questione di limite massimo degli atleti partecipanti, sia nel baseball sia nel softball si qualificheranno appena cinque squadre per i Giochi, più il Giappone padrone di casa. Considerando che un posto sarà riservato all’Europa, ce la giocheremo con l’Olanda. Si vocifera che il Premier12 del 2019 possa fungere da torneo qualificante, ma non è ancora certo. Comunque vedo tutto questo troppo lontano nel tempo e preferisco soffermarmi sui prossimi eventi“.
Più vicino temporalmente è il World Baseball Classic 2017, ovvero il vero Mondiale di questo sport. Con l’impiego delle stelle Mlb (Chris Colabello, Anthony Rizzo, Pat Venditte e Francisco Cervelli su tutti) , cui potrebbero aggiungersi nuovi oriundi al top della principale lega mondiale (tra cui Johnny Giavotella, Jake Odorizzi, Michael Conforto, Joey Gallo, Anthony De Sclafani, Mark Trumbo, Rick Porcello, Curt Casali, Justin Ruggiano, Aaron Nola, Mike Zunino, Jarrod Saltalamacchia ed il grande sogno Mike Napoli), è lecito attendersi qualcosa di grande?
“Mi piacerebbe davvero tanto avere una squadra del genere al completo, visto che solitamente siamo sempre in emergenza nelle altre competizioni. Sicuramente potremmo sognare in grande. D’altra parte il risultato del 2013 ha fatto capire al mondo quanto valiamo ed ora sono diversi i giocatori della Mlb che vengono a proporsi spontaneamente per giocare con noi“.
Nel 2016 gli Europei torneranno a disputarsi in casa degli storici rivali dell’Olanda: che gusto darebbe battere gli orange a domicilio?
“Ci siamo già riusciti nel 2012, sicuramente proveremo a ripeterci. Nella finale dello scorso anno siamo andati molto vicini a batterli, pur partendo sfavoriti. Loro avevano un roster pressoché al completo, al contrario di noi. Tuttavia ce la siamo giocata fino in fondo e solo per qualche episodio siamo usciti sconfitti. Di sicuro ci crediamo, andiamo in Olanda per batterli“.
Come procede il lavoro dell’Accademia promosso dalla Federazione e che tante soddisfazioni ha portato al baseball tricolore?
“Lavoriamo bene con i pochi numeri a nostra disposizione. I nostri giovani sono sempre più monitorati in America ed alcuni sono già finiti nelle minors come Morten Gasparini e Federico Celli. Al Premier12 porteremo molti giocatori forgiati nell’Accademia, segno che il lavoro ha dato i suoi frutti“.
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federico.militello@oasport.it