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Rugby, Sei Nazioni: l’Irlanda, possibile sorpresa?

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Continuiamo a presentare le squadre che dovranno affrontare l’Italia nel Sei Nazioni. L’Irlanda parte in sordina, ma potrebbe essere gravissimo anche solo pensare di snobbarla, perfino per Francia e Inghilterra.

Tra i verdi d’Irlanda la vigilia del primo incontro è densa di dubbi, incertezze, speranze e aspettative. L’esordio sarà sulla carta dei più complicati, al Millenium Stadium con i campioni in carica del Galles che si portano come credenziale il Grande Slam dell’anno scorso. Nonostante il titolo, condito anch’esso da Grande Slam nel 2009, sia un ricordo ancora fresco anche per l’Irlanda, quest’anno non sembrano in molti a considerare il XV di Declan Kidney tra i pretendenti al titolo. Anche sul Galles ci sono scetticismi e proprio il match di esordio potrebbe dare lo slancio giusto alla squadra che si imporrà.

I temi di discussione non mancano dalle parti di Dublino. Intanto il capitano: dopo dieci anni di leadership indiscussa O’Driscoll cede i gradi a Jamie Heaslip, 29 anni, uno dei più dominanti numeri otto al mondo. L’altra grande questione è l’eterno dibattito sull’apertura: Jonathan Sexton o Ronan O’Gara? Averne di problemi del genere, starà pensando Brunel… La carta d’identità, il momento di forma, la solidità difensiva e forse anche la tecnica, tutto sembra far pendere definitivamente l’ago della  bilancia verso Sexton, ma il giocatore del Leinster ha appena preso una decisione che potrebbe addirittura compromettere il suo futuro in nazionale: firmare un contratto molto remunerativo con il Racing Metro.  La cosa non è stata per niente gradita alla federazione irlandese e questa situazione potrebbe avere delle ripercussioni all’interno della squadra sia a livello di scelte tecniche che nello spogliatoio. Sono parecchi inoltre i giocatori infortunati, il tallonatore di origine sudafricana Strauss e l’ala dell’Ulster Tommy Bowe i più importanti. Le armi nell’arsenale di Kidney non sono però solo nei piedi e nelle mani di giocatori sulla trentina, le verdi speranze in prospettiva 2015 hanno i nomi di Simon Zebo, Luke Marshall, Craig Gilroy e Iain Hendersson.

Partitre a fari spenti nel torneo certo non dispiace a Heaslip e compagni. Anzi, potrebbe essere proprio l’arma in più per una squadra che, non dimentichiamolo, a novembre ha battuto 46 a 24 l’Argentina.

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