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Judo, Grand Prix Qingdao 2015: Verde e Piras quinti nella giornata di Shikhalizada

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Si è aperto quest’oggi il Grand Prix di Qingdao 2015, prova cinese del circuito mondiale di judo e prima tappa della tournée asiatica di fine anno, che prevede anche il Grand Prix di Jeju (Corea del Sud) ed il prestigioso Grand Slam di Tokyo (Giappone). Nella prima giornata di gare sono state protagoniste cinque categorie di peso: tre femminili (48 kg, 52 kg, 57 kg) e due maschili (60 kg, 66 kg).

L’Italia ha sfiorato la doppia medaglia nella categoria 66 kg, ma sia Elio Verde che Matteo Piras si sono dovuti accontentare della quinta posizione. Il campano, accreditato proprio della testa di serie numero cinque, ha esordito battendo per una penalità di differenza l’ungherese Bence Zámbori ed ha poi ottenuto una bella vittoria per waza-ari sul francese Alexandre Mariac. Ai quarti di finale ha trovato sulla sua strada il sudcoreano Kim Lim-Hwan, che lo ha battuto per ippon, ma Verde si è poi rifatto ai ripescaggi, sconfiggendo per waza-ari il georgiano Vazha Margvelashvili. Infine, si è dovuto arrende al nipponico Kengo Takaichi, che nel match per il bronzo ha prima messo a segno uno yuko e poi chiuso la pratica con un ippon a fine incontro.

Percorso simile per il giovane Matteo Piras, reduce dal quinto posto degli Europei Under 23, che ha iniziato il proprio percorso con la vittoria per waza-ari sul francese Kilian Le Blouch, numero sei del tabellone, ed ha poi riservato lo stesso trattamento al rappresentante di Taipei, Lien Chun-Te. Ai quarti, ha subito un ippon dal nipponico Takaichi, prima di riprendersi ai ripescaggi contro il tedesco René Schneider, battuto per uno shido. Nel match per il bronzo ha trovato quel Kim che aveva precedentemente battuto Verde, subendo uno yuko ed un ippon che lo ha definitivamente privato del podio.

La finale della categoria 66 kg ha messo di fronte le prime due teste di serie del tabellone: il mongolo Tumurkhuleg Davaadorj e l’azero Nijat Shikhalizada. Quest’ultimo ha chiuso la pratica in soli quarantacinque secondi, ottenendo la seconda medaglia d’oro stagionale dopo quella vinta davanti al suo pubblico in occasione del Grand Slam di Baku.

Per i colori dell’Italia, quest’oggi ha combattuto anche Valentina Moscatt, impegnata nella più bassa categoria di peso femminile, la 48 kg. Testa di serie numero sei, la ventottenne ha beneficiato di un pass al primo turno, ma è poi stata eliminata per waza-ari da Otgontsetseg Galbadrakh, la mongola che da quest’anno rappresenta il Kazakistan e che l’aveva già battuta al Grand Slam di Abu Dhabi. Galbadrakh avrebbe poi raggiunto il bronzo assieme alla turca Ebru Şahin, mentre nella finale per il titolo la giovane giapponese Funa Tonaki, reduce dalla vittoria del titolo mondiale junior e della Kodokan Cup, ha sconfitto per ippon la numero uno del tabellone, la mongola Urantsetseg Munkhbat, già campionessa iridata nel 2013.

L’Azerbaijan ha ottenuto una seconda medaglia d’oro nella categoria 60 kg, dove si è imposto Ilgar Mushkiyev, venticinquenne che quest’anno non era ancora salito sul podio di una competizione internazionale. Dopo aver battuto a sorpresa il connazionale Orkhan Safarov, numero uno del tabellone, Mushkiyev ha battuto in finale l’olandese Jeroen Mooren grazie ad uno yuko di differenza dopo che entrambi avevano messo a segno un waza-ari. A completare il podio con la medaglia di bronzo sono stati il giovane francese Walidé Khyar, campione europeo junior in carica, e l’uzbeko Sharafuddin Lutfillaev.

Se gli azeri hanno realizzato la doppietta al maschile, il Giappone ha risposto vincendo un secondo titolo al femminile, grazie a Yuka Nishida (52 kg). La ventinovenne, già campionessa mondiale nel 2010, ha confermato di essere tornata ad alti livelli dopo il bronzo continentale e la vittoria alla Kodokan Cup, battendo l’emergente atleta turkmena Gulbadam Babamuratova per ippon. La cinese Ma Yingnan e la mongola Tsolomon Adiyasambuu hanno conquistato le medaglie di bronzo.

Infine, nella categoria 57 kg è stata la mongola Sumiya Dorjsuren ad imporsi per ippon su una ritrovata Miryam Roper, tornata sul podio dopo una serie di prestazioni poco convincenti. La ventiquattrenne asiatica, numero uno del tabellone e bronzo ai Mondiali di Astana, vince così il terzo Grand Prix stagionale dopo quelli di Tblisi ed Ulaanbaatar, senza dimenticare il successo del World Masters di Rabat ed il secondo posto del Grand Slam di Parigi. Le ultime medaglie in palio in questa prima giornata sono andate alla giapponese Anzu Yamamoto ed alla cinese Liu Yang.

Nella giornata di domani saranno protagoniste altre quattro categorie di peso: 63 kg e 70 kg per le donne, 73 kg ed 81 kg per gli uomini. Per l’Italia saranno impegnati Andrea Regis (73 kg), Enrico Parlati (73 kg), Antonio Ciano (81 kg) e Giulia Cantoni (70 kg).

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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