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Calcio – Serie A, Top & Flop 13esima giornata: Insigne e Berardi, la testa fa la differenza

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Vietato prendere impegni: lunedì prossimo, 30 novembre, Napoli e Inter si sfideranno al San Paolo per un match che potrebbe iniziare a comporre una (grossa) fetta di scudetto. Per chi, lo sapremo solo in futuro. Intanto i partenopei continuano a vincere e convincere, mentre i nerazzurri approfittano del pareggio della Fiorentina e, ritrovando la vena realizzativa di Mauro Icardi, battono 4-0 il Frosinone e tornano soli in vetta alla classifica. Il vantaggio sugli azzurri è di due punti. Nella serata in cui anche il mantra dell’1-0 scivola via come Roberto Mancini sull’erba bagnata di San Siro, la storia più bella è quella del ritorno al gol di Jonathan Biabiany, campione sfortunato.

Ma nella 13esima giornata di Serie A c’è spazio anche per i momenti opposti che stanno vivendo Lorenzo Insigne e Domenico Berardi, potenziali talenti verso Euro 2016, per la zampata di Leonardo Pavoletti che manda in visibilio la Nord genoana al 95′, per le difficoltà croniche di personalità del Milan di Sinisa Mihajlovic che sembra aver smarrito il suo carisma da sergente di ferro e per le scorribande sulla fascia di Adam Masina, che dopo essersi preso il Bologna punta ora alla Nazionale. I migliori e i peggiori del weekend calcistico.

TOP

Biabiany torna a sorridere: ha passato un vero e proprio inferno Jonathan Biabiany, che nell’estate 2014 era a un passo dal trasferimento al Milan prima di essere fermato per problemi cardiaci. E’ rimasto al Parma, senza mai giocare e costretto anzi a vedere i ducali affondare nel dilettantismo dopo mille peripezie societarie. Quando si è ripreso, l’Inter, squadra con cui ha vinto il Mondiale per club 2010 (e in quell’occasione segnò il suo primo e unico gol nerazzurro fino a ieri sera), ha creduto in lui e nel 4-0 al Frosinone che riporta i nerazzurri soli in vetta alla classifica il francese segna il gol che sblocca la gara. Una storia a lieto fine in un mondo in cui sembra comandare la tristezza.

Pavoletti eroe silenzioso: spesso il Genoa vive su un pianeta a parte. E’ una squadra particolare, con una storia e un pubblico particolare, a cui capitano in maggior numero partite particolari. Come quella con il Sassuolo, bravo a raggiungere il pareggio con l’ex Francesco Acerbi a tempo scaduto ma punito, al 95′, da Leonardo Pavoletti per l’apoteosi finale di Marassi. Bocciato proprio dal Sassuolo dopo la promozione in Serie A, l’ex punta del Varese si sta ritagliando un ruolo fondamentale in rossoblu. E rimane tutt’ora fin troppo poco considerato.

La costanza di Kalinic: quando la Fiorentina necessita del suo ariete, ecco che lo 0-2 interno contro l’Empoli si trasforma in pochi minuti in un 2-2 che, se non altro, salva Paulo Sousa dalla figuraccia con il pubblico del Franchi. E’ il primo pareggio del campionato dei viola e, intanto, il nuovo acquisto Nikola sale a quota 9 gol in campionato alla sua prima stagione in Serie A. Non male.

FLOP

Solito Berardi: ha 21 anni, vero, ma l’inesperienza non può più rappresentare un alibi per un giocatore che calca da ormai tre stagioni i campi della Serie A. L’ala del Sassuolo, dopo due buone prestazioni in under 21 e un avvio di campionato senza ingenuità, si fa espellere sul campo del Genoa al 40′ del primo tempo per una reazione ai danni di un avversario, copione purtroppo già visto e rivisto. Se vuole gli Europei deve evitare del tutto simili ricadute.

Milan senza idee: la stagione dei rossoneri sembrava poter cambiare con i 3-1 sulla Lazio, terza vittoria in una settimana e possibile svolta dell’avventura di Sinisa Mihajlovic in panchina. Invece contro l’Atalanta è servito un super Gianluigi Donnarumma per salvare lo 0-0, mentre allo Juventus Stadium Paulo Dybala ha condannato il Diavolo all’ennesimo ko. Ciò che preoccupa, più che la classifica, è la totale assenza di gioco di una squadra incapace di tirare in porta fino al minuto 91 e dal carattere impalpabile come un elettroencefalogramma piatto.

Mandorlini al capolinea? Sei pareggi e sette sconfitte in 13 giornate, ultimo posto in classifica (insieme al Carpi) e ancora uno zero alla casella “vittorie”. Il Bentegodi tuttavia continua a sostenere e applaudire la squadra, ma quanto durerà ancora l’avventura del tecnico del Verona in gialloblu. La prossima gara con il Frosinone, lo ha detto anche lui in conferenza stampa, sarà decisiva. L’esonero è dietro l’angolo.

Di seguito i tre migliori giovani italiani dell’ultimo turno:

Adam Masina (Bologna): ha indossato per la prima volta la maglia dell’under 21 a Castel di Sangro contro la Lituania confermando tutta la sua volontà di vestire l’azzurro. Presto potrebbe essere una colonna della nazionale maggiore, intanto non finisce di stupire in Serie A. Un altro gol (alla Roma) per diventare il terzino del momento.

Lorenzo Insigne (Napoli): gol e assist per l’ennesima vittoria chiave del Napoli, 2-0 a Verona. Ha saltato le due amichevoli dell’Italia per “motivi tecnici”, ma se continua così Antonio Conte non potrà farne a meno agli Europei.

Edoardo Goldaniga (Palermo): ex Juventus, il difensore centrale classe 1993 che ha già collezionato due presente in under 21 esordisce nella nuova difesa di Davide Ballardini andando a segno nell’1-1 contro la Lazio. Era già successo a Simon Kjaer, Giancarlo Pipo Gonzalez e Abdelhamid El Kaoutari di trovare subito la rete con i rosanero. Diventerà titolare?

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Domenico Berardi

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