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Creed, Nato per combattere: da oggi al cinema negli Usa. Il ritorno di Rocky, Stallone sogna l’oscar

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Il mito dello Stallone Italiano che attraversa invincibile i decenni. Una leggenda che travalica le generazioni e resta viva, moderna, attuale. Rocky Balboa torna di nuovo sul grande schermo nello spin-off Creed, Nato per combattere, visibile da oggi al cinema negli Stati Uniti (in Italia dovremo attendere il 14 gennaio) e girato sotto la regia di Ryan Coogler.

Protagonista di questa (si presume) nuova serie di film sulla boxe è Adonis Creed (Michael B. Jordan), figlio del grande Apollo, prima acerrimo rivale e poi grande amico di Rocky.
Rinfreschiamoci la memoria. Apollo sconfigge Balboa ai punti, con un verdetto contestato, nel corso del primo film, uscito nelle sale nel lontano 1976. In Rocky II il pugile di Philadelphia si prende la rivincita, conquistando la corona mondiale dei pesi massimi. E’ nella terza pellicola che tra i due nasce una fraterna amicizia. Rocky, attratto irrimediabilmente dal miraggio della bella vita, cede lo scettro iridato al cospetto del terribile Clubber Lang, dovendo fronteggiare anche la scomparsa dell’amato manager/allenatore Mickey Goldmill. Ecco che Apollo arriva in soccorso del pugile italo-americano, aiutandolo a ritrovare gli occhi della tigre e a mettere ko Lang nell’attesa rivincita. L’avventura di Creed nella saga termina con Rocky IV. Qui, ritiratosi da cinque anni, decide di tornare sul ring per affrontare il russo Ivan Drago, convinto di andare incontro ad un’agevole vittoria. Con il mastodontico sovietico, tuttavia, Apollo troverà la morte, vendicata qualche mese dopo da Rocky, che sconfiggerà Drago in Russia dopo essersi allenato in solitudine nella steppa.

Adonis è proprio il figlio di Apollo, nato qualche mese dopo la sua scomparsa. Come già accaduto al padre, la boxe scorre nel suo sangue. Decide di recarsi a Philadelphia, dove convince Rocky ad allenarlo per coltivare il grande sogno del titolo iridato.

Contrariamente al passato, dunque, Sylvester Stallone reciterà un ruolo da attore non protagonista con la figura del mitologico Rocky. Singolare che ciò accada a 69 anni, la stessa età che aveva Burgess Meredith quando nel primo film interpretò Mickey. Non mancano suggestivi riferimenti alla saga precedente. Nel film, ambientato ovviamente a Philadelphia, rivedremo alcuni luoghi ormai celebri come il Ristorante di Adriana e, soprattutto, la scalinata del Museum of Art che ogni giorno viene presa d’assalto da centinaia di podisti che, per qualche minuto, assaporano l’ebbrezza di essere Rocky. Adonis, inoltre, combatterà con i pantaloncini a stelle e strisce che aveva indossato Apollo in Rocky e dallo Stallone Italiano in Rocky III e Rocky IV.

I primi riscontri della critica americana sono assolutamente entusiasti. Si vocifera di una performance strabiliante da parte di Stallone, addirittura tra i papabili candidati all’oscar come attore non protagonista. Sly ha dato il meglio di sé in un ruolo prettamente psicologico, tra i rimpianti per un passato ormai sepolto e l’accettazione di un presente che sa ancora regalare un motivo per andare avanti, nonostante una grave malattia da affrontare.

Di seguito alcune recensioni autorevoli.

Comingsoon.net:Il Rocky di Sylvester Stallone è chiaramente più vecchio, ed è relegato al ruolo che fu di Burgess Meredith, ma in un ottimo modo: Stallone fornisce una prestazione eccellente, dando al suo personaggio sia la potenza che la fragilità necessaria alla storia. Ryan Coogler è un narratore e regista incredibilmente abile. Creed è un bel film di pugilato che può funzionare anche da solo, ma allo stesso tempo rende omaggio alla saga di Rocky, ed i fan ne godranno a pieno”.

Variety: “Sylvester Stallone potrebbe mettere ko la competizione per l’Oscar al “Miglior Attore Non Protagonista”. Poche performance possono competere con la prova emotiva di Stallone in Creed. Sono tentato di descriverlo come il suo miglior lavoro al cinema. Il film sembra assolutamente stupefacente, la fotografia di Maryse Alberti coglie tante immagini iconiche“.

The Hollywood Reporter: “Sylvester Stallone è stellare in questo solido spin-off di Rocky. Non torna sul ring in Creed, ma ne esce comunque grande vincitore da questo improbabile, ma piacevole, spin-off della serie di Rocky; forse la sua migliore interpretazione di Rocky Balboa sin dall’inizio della sua quarantennale carriera. Stallone sembra un delizioso paesano di un vecchio quartiere, un uomo della strada che ha vissuto la sua vita e combattuto le sue dure battaglie“.

Per girare Creed è stato utilizzato un budget di 35 milioni di euro. Pare che Stallone sia rimasto così entusiasta per il prodotto realizzato dal non aver escluso la sua presenza anche in eventuali sequel. E’ il mito immortale di Rocky, lo Stallone Italiano.

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federico.militello@oasport.it

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