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Canoa
Canoa velocità: pass olimpici mancati grave pecca del 2015, bene gli sprinter e la canadese
Anno positivo per tanti atleti, meno per altri. Il giudizio sul 2015 della canoa azzurra è stato condizionato pesantemente dal mancato raggiungimento di pass olimpici ai Mondiali di Milano. Risultato che costringe l’Italia a puntare tutto sulle regate pre-olimpiche di Duisburg per sperare di vedere il tricolore nelle acque del Lagoa Rodrigo de Freitas di Rio de Janeiro.
Peccato perché, tralasciando la ormai nota questione Dressino-Ripamonti nel K2 1000 m, all’Italia è mancato davvero poco per qualificare K2 200 e K1 200 metri. Una vera beffa per entrambe le specialità, in particolare per Manfredi Rizza e Matteo Florio, autori di una piccola imprecisione durante la partenza della decisiva semifinale. Un quinto posto nella finale europea e i buoni risultati in Coppa del mondo rendono tuttavia positivo l’anno dei due pagaiatori azzurri, in crescita rispetto alla passata stagione. Meno cocente invece la delusione per Edoardo Chierini, sorpresa dell’anno in casa Italia e fuori pure dalla semifinale continentale per una manciata di centesimi. La conquista di un biglietto olimpico per questo settore sarebbe quindi il giusto premio per legittimare l’ottimo lavoro fatto in questi anni dalla federazione e dalla Canottieri Ticino, società che oltre a Rizza e Chierini sta plasmando Riccardo Cecchini e Michele Bertolini.
Diverso il discorso per quanto riguarda le gare distance. Il K4 non è mai riuscito a trovare la quadratura del cerchio, i buoni riscontri in allenamento contano poco e il Mondiale all’Idroscalo è stato un vero flop. Non ha avuto l’opportunità di giocarsi le sue carte nell’evento più importante dell’anno invece Irene Burgo, l’unica azzurra competitiva a livello internazionale e protagonista comunque di un’annata positiva con un bronzo agli Europei e un argento in Coppa del mondo a Duisburg.
Probabilmente non arriveranno pass olimpici ma non sono da archiviare come più che discreti i risultati della canadese, settore inesistente sino a qualche anno fa che nel 2015 ha trovato in Carlo Tacchini un possibile leader per il prossimo quadriennio. Rammarico invece per Sergiu Craciun che anche quest’anno ha confermato il scarso feeling con le manifestazioni iridate, subendo una precoce eliminazione.
Foto Pier Colombo
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francesco.drago@oasport.it