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Nuoto: le certezze di Gregorio Paltrinieri e i dubbi di Sun Yang

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Uno si presenta da campione del mondo in carica, l’altro da olimpionico. Uno ha vissuto un 2015 da urlo culminato con il WR in vasca corta, l’altro ha incontrato più nubi che luci. La volata verso la sfida finale è già cominciata: il 2016 sarà caratterizzato da una lunga guerra di nervi tra Gregorio Paltrinieri e Sun Yang che avrà il suo culmine a Rio. E chi vincerà?

L’azzurro, classe 1994, pare al momento il favorito. Tralasciando per un attimo la scaramanzia, lo dicono anche i numeri, lo dice la condizione, lo dice quel sesto senso che spesso nello sport gioca un ruolo più attivo che mai. Da quattro anni è in costante miglioramento. Da due, prima del Duel in the Pool americano, non perdeva una gara nei 1500 stile libero. La sua forza mentale e il suo progresso quotidiano ne plasmano l’etichetta di fuoriclasse. Ad agosto, ai Mondiali di Kazan, si è preso il titolo iridato sfruttando proprio l’incredibile assenza di Sun Yang, un mistero ancora non del tutto svelato. E dopo un autunno denso di lavoro e sacrifici – oltre 100 chilometri alla settimana – ha firmato il nuovo record del mondo in vasca corta, cancellando il primato di un certo Grant Hackett che durava dal 2001. Ora davanti a tutti, nei 25 metri, c’è Greg: 14’08”06.

La progressione dei tempi di Gregorio Paltrinieri nei 1500 sl in lunga

La progressione dei tempi di Gregorio Paltrinieri nei 1500 sl in lunga (Wikipedia)

Il cinese, classe 1991, è il campione olimpico ed è stato oro nella specialità a Shanghai 2011 e Barcellona 2013. Detiene anche il record del mondo in lunga di 14’31”02, ma pare essere entrato in un tunnel più lungo del previsto. La luce sembrava vicina dopo la (misteriosa) squalifica per doping dello scorso anno con i titoli nei 400 e 800 stile libero a Kazan 2015, ma la decisione di non prendere parte alla finale dei 1500 ha sorpreso tutti e ha, ovviamente, riacceso le voci intorno all’enigmatico asiatico. Che sia di difficile carattere, ormai, è assodato. Ma cos’è successo, davvero, il 9 agosto? Problemi al cuore? Rissa in allenamento? Litigio con il tecnico? Paura di perdere? Semplice stanchezza? I dubbi permangono anche a distanza di mesi.

Probabilmente non si saprà mai. Il risultato tuttavia è scritto negli almanacchi, cartacei e virtuali: Gregorio Paltrinieri campione del mondo. Ma in Brasile Sun Yang non potrà scampare nuovamente il duello: appuntamento all’Olimpiade, la resa dei conti.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: LaPresse/Gian Mattia D’Alberto/ricevuta da ufficio stampa Arena Italia

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