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Sci di fondo, prima volta a Planica per la Coppa del Mondo: Pellegrino per dominare ancora

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La Coppa del Mondo di sci di fondo torna subito in pista dopo il Tour de Ski conclusosi domenica sul Cermis. La carovana resta in Europa centrale ma si sposta in Slovenia, dove non farà tappa a Rogla come in altre occasioni bensì a Planica, all’esordio assoluto nel calendario della competizione sugli sci stretti. La valle delle Alpi Giulie è principalmente famosa per ospitare regolarmente i saltatori gli sci, ma in questo caso le luci della ribalta saranno tutte per la sprint in tecnica libera di domani e per la team sprint sempre in pattinato di domenica.

Federico Pellegrino, insomma, si gioca un’occasione ghiotta per entrare ulteriormente nella storia del fondo azzurro, magari staccando Pietro Piller Cottrer nella classifica dei vincitori italiani all time in Coppa. Il valdostano lo ha affiancato a quota sei grazie alle tre vittorie consecutive di Davos, Dobbiaco e Lenzerheide con cui ha ripetuto la striscia dello scorso inverno, quando diede vita ad uno splendido tris nello stesso format. Gli estremi per fare poker ci sono tutti, soprattutto se il poliziotto di Nus dovesse presentarsi in Slovenia con gran parte della condizione mostrata nell’ultimo mese. In tal caso, difficilmente qualcuno potrebbe batterlo. Il principale avversario in ottica classifica generale si chiama Sondre Turvoll Fossli, distante 28 punti nella speciale graduatoria delle sprint e desideroso di riscattare l’opaca prova offerta al Tour de Ski. I pericoli potrebbero arrivare anchedagli altri norvegesi, ovvero Eirik Brandsdal, Ola Vigen Hattestad e Haavard Solas Taugboel, così come da insidie come il russo Alexey Petukhov, il finlandese Martti Jylhae e il francese Baptiste Gros. A riposo Northug e Krogh tra i vichinghi (e pure Sundby).

Gli altri italiani impegnati saranno Maicol Rastelli, Dietmar Nöckler e Simone Urbani e di fatto soltanto quest’ultimo potrebbe avere qualche chance di superare le qualificazioni nella sprint a skating, viste le caratteristiche. Nonostante ciò, difficilmente Chenetti e Pertile scioglieranno la coppia Nöckler-Pellegrino (lo ricordiamo: bronzo iridato in carica), con cui l’Italia andrà a caccia di un risultato di peso nella giornata di domenica. La Norvegia, naturalmente, appare qualche spanna sopra a tutti gli altri.

Tra le donne non ci sarà Therese Johaug e l’assenza di Duracell può essere un ulteriore stimolo per Ingvild Flugstad Oestberg, che nel caso di vittoria avvicinerebbe a meno di cento punti di distacco la connazionale con cui ha imbastito un avvincente duello (perlomeno fino alle rampe del Cermis) durante l’ultimo Tour de Ski. La 25enne di Gjoevik dovrà vedersela con le ormai consuete avversarie della velocità, una Maiken Caspersen Falla intenzionata a dominare la scena nelle sprint, e l’ambiziosa 22enne Stina Nilsson. Ad essere scandinave, naturalmente, non sono soltanto le favorite, ma anche chi le guarda dal basso e proverà a soffiare loro un posto sul podio, su tutte Ida Ingemarsdotter, Hanna Falk l’onnipresente Heidi Weng e Astrid Uhrenholdt Jacobsen. Da non sottovalutare la statunitense Sophie Caldwell, capace di sbloccarsi proprio al Tour de Ski anche se in tecnica classica.

L’Italia si affida alle sue migliori interprete della disciplina e della specialità, ovvero Greta Laurent e Gaia Vuerich. Entrambe sono state eliminate in batteria a Lenzerheide nella sprint a tecnica libera, ma in Slovenia dovranno sia la valdostana che la trentina dovranno ragionare step by step, strappando innanzitutto prima la qualificazione. Chissà che in squadra, nella team sprint, non possano prendersi maggiori soddisfazioni.

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daniele.pansardi@oasport.itù

Foto: Pentaphoto

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