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Olimpiadi giovanili Lillehammer 2016: i talenti azzurri per il futuro degli sport invernali

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L’Italia esce a testa alta dai Giochi Olimpici invernali giovanili di Lillehammer 2016, dove ha ottenuto nove medaglie ed altri due podi nelle prove a squadre miste. Un bilancio lusinghiero, soprattutto se si considera l’ultima disastrosa avventura a cinque cerchi in occasione delle Olimpiadi (quelle vere) di Sochi 2014. Già nelle varie Coppe del Mondo, l’Italia sta dimostrando di essere sulla buona strada per tornare tra le potenze degli sport invernali, e gli ottimi risultati ottenuti dalle giovani promesse a Lillehammer confermano questo trend. Ciò non vuol dire, naturalmente, che tutti i medagliati di questa rassegna diventeranno dei campioni, ma certamente i risultati a livello giovanile sono un buon punto di partenza.

Nello slittino, Felix Schwarz e Lukas Gufler hanno dimostrato ancora una volta di essere i dominatori del doppio nella loro categoria di età, andando a conquistare la medaglia d’oro. Vista l’ottima tradizione azzurra in questa disciplina, c’è da scommettere che di questa coppia sentiremo parlare a lungo, senza dimenticare gli altri componenti della squadra che hanno contribuito alla vittoria del bronzo nel team event (Marion Oberhofer e Fabian Malleier).

Nello sci alpino, il più atteso era Pietro Canzio, che non ha deluso le attese, andando a conquistare l’argento nel supergigante ed il bronzo nella combinata. Peccato per le discipline tecniche, dove l’azzurrino ha commesso qualche errore di troppo, in particolare nel gigante, dove aveva fatto segnare un ottimo secondo tempo nella manche d’apertura, prima di uscire in quella decisiva.

Disciplina in grande ascesa in Italia, il biathlon ha fatto registrare numerosi piazzamenti a ridosso dei primi nelle gare individuali, una costanza ripagata nella staffetta mista, dove Samuela ComolaIrene LardschneiderCedric Christille e Patrick Braunhofer hanno conquistato il bronzo.

Brava anche Caterina Carpano, unica italiana presente nello snowboard, che si è classificata terza nella gara di snowboardcross, mentre le principali sorprese sono arrivate dall’hockey ghiaccio e dallo speed skating. Innanzi tutto Anita Muraro, capace di arrivare seconda nella prova femminile degli skills, dimostrando le sue ottime capacità tecniche: certo, in uno sport di squadra sono tanti i fattori da prendere in considerazione, ed una giocatrice da sola non può fare la differenza, ma la ragazza intanto ha dimostrato di avere ottime basi. Poi – dulcis in fundo – Noemi Bonazza, forse la stella italiana più brillante assieme a Schwarz / Gufler, capace di vincere un bronzo nei 1500 metri e poi l’oro nella prova a squadre miste, gara nella quale Chiara Cristelli si è classificata terza. In pochi avrebbero pronosticato questa pioggia di medaglie dallo speed skating femminile.

Infine, vogliamo spendere due parole per Lucrezia Gennaro, che, pur non avendo conquistato medaglie, si è messa in luce migliorando i propri primati personali proprio in una occasione così importante. La campionessa italiana junior è riuscita a superare l’emozione dando il meglio sul ghiaccio, fattore che forse ha tradito gli altri atleti della squadra azzurra di pattinaggio di figura.

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giulio.chinappi@oasport.it

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