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Basket, Final Eight Coppa Italia 2016: le pagelle. Milano trionfa, ma Avellino si conferma. Reggio Emilia sfortunata, Venezia è crisi

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Tutte le pagelle delle Final Eight di Coppa Italia:

Emporio Armani Milano 9: vincere con la pressione di non dover assolutamente sbagliare non è semplice e l’Olimpia lo sa bene e ha vissuto sulla propria pelle anche cocenti sconfitte negli anni passati. Vent’anni dopo Milano ha rotto il digiuno con la Coppa Italia, al termine di una tre giorni che ha messo in luce la forza della squadra di Repesa. Il lavoro del coach croato sembra aver dato i primi frutti e questa Milano appare una vera e propria corazzata. Aspettando il rientro di Gentile e che i nuovi (Kalnietis e Batista) entrino ancora di più nel vivo del gioco milanese, l’Olimpia si gode un fantastico Rakim Sanders (voto 8 per lui), votato MVP della finale e già protagonista dopo un solo mese a Milano. Simon è un leader, Cinciarini cresce sempre di più e poi c’è quel Bruno Cerella, vera anima della squadra, capace di tornare in campo a tempi di record dopo l’operazione al menisco di sabato.

Sidigas Avellino 8: fermare questa Milano era probabilmente una missione impossibile, ma i campani sono quelli che hanno messo più in difficoltà l’Olimpia. Avellino c’è e lo ha dimostrato con due grandi partite con Reggio Emilia nei quarti ed in semifinale contro Trento, sconfitta per la terza volta consecutiva in stagione. L’obiettivo adesso, anche se non dichiarato, è quello di arrivare tra le prime quattro in stagione regolare, per avere il fattore campo a proprio vantaggio nei quarti di finale. Un traguardo che gli irpini, alla prima sconfitta in questo loro 2016, possono tranquillamente raggiungere; anche perchè se James Nunnaly (voto 8 anche per lui) gioca sempre così ad Avellino cominciano a sognare in grande.

Dolomiti Energia Trento 7: ha migliorato il risultato della scorsa stagione, assaporando anche l’approdo alla finale, svanito solamente all’ultimo secondo. Nei quarti una bella e convincente vittoria con Pistoia, grazie ad un terzo quarto praticamente perfetto; mentre in semifinale Avellino si è confermata “bestia nera” per Pascolo e compagni. Proprio l’azzurro e Julian Wright sono i punti di riferimento per una Trento che si appresta a vivere ancora una stagione lunghissima tra Eurocup e campionato

Vanoli Cremona 6.5: il mezzo punto in meno rispetto a Trento è dovuto alla brutta sconfitta rimediata in semifinale contro Milano. Si pensava ad un derby lombardo molto più combattuto ed invece la squadra di Pancotto ha pagato le energie spese nel quarto con Sassari e nelle ultime settimane di campionato (è prima in classifica), arrivando completamente scarica contro l’Olimpia.
Resta comunque la prima semifinale della storia per la Vanoli, in una stagione trionfale, ma va recuperato al più presto Luca Vitali.

Giorgio Tesi Group Pistoia 6: era una missione disperata quella di Vincenzo Esposito, che ha affrontato Trento senza play (Filloy e Moore entrambi infortunati). Pistoia ha retto fin quando ha potuto, con una panchina corta e ha provato ad impensierire la Dolomiti Energia. Ora la testa viene rivolta al campionato per concludere al meglio tutto quello che di buono è stato fatto, sperando di veder svuotarsi l’infermeria

Banco di Sardegna Sassari 5.5: i bicampioni in carica sono stati subito eliminati al termine del quarto di finale più pazzo ed incredibile. La decisione di Alexander di non fare fallo su Cazzolato resterà uno dei grandi misteri di questa stagione. Una tripla che ha mandato la sfida al supplementare e dalla quale la Dinamo non ha saputo più rialzarsi. Logan ancora una volta ha dimostrato di essere l’uomo da grandi appuntamenti, ma questa Dinamo ha comunque dimostrato di aver messo alle spalle il momento negativo e sarà sicuramente protagonista nei playoff.

Grissin Bon Reggio Emilia 5.5: la Coppa Italia è arrivata nel peggior momento della stagione. Infermeria stracolma fino a qualche giorno prima della partenza di Milano, recuperi lampo per i vari Aradori, Gentile e Kaukenas, che non avevano certamente il ritmo partita. Purtroppo per la Grissin Bon in due settimane si è detto addio ad Eurocup e Coppa Italia, ma Menetti sa che quando avrà a disposizione tutti i giocatori tornerà ad essere la diretta rivale di Milano per lo Scudetto.

Umana Reyer Venezia 5: il problema non si chiamava Carlo Recalcati e forse un po’ di riconoscenza verso l’ex tecnico della nazionale italiana ci doveva essere. Venezia è in crisi e di questo passo il rischio di rimanere fuori dai playoff è dietro l’angolo. Il cambio in panchina doveva dare una scossa ed invece assoluta calma piatta e -29 contro Milano nei quarti, in un match già deciso all’intervallo.

 

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