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Judo: troppi infortuni sulla strada degli azzurri verso Rio 2016

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Siamo oramai a meno di tre mesi dalla fine del periodo di qualificazione olimpica per il judo. In base alla situazione attuale, l’Italia qualificherebbe ai Giochi di Rio 2016 quattro donne e due uomini, per un totale di sei atleti (clicca qui per saperne di più). Se già all’inizio del periodo qualificativo potevamo ipotecare che l’Italia non avrebbe qualificato quattordici judoka come le big mondiali di questo sport, va però detto che il numero di sei qualificati rappresenterebbe un netto calo rispetto ai nove di Londra 2012. Anche in precedenza, l’Italia si era sempre ben comportata: otto judoka presero parte a Pechino 2008, mentre furono ancora nove ad Atene 2004 ed a Sydney 2000.

Che il judo italiano a livello senior, con qualche dovuta eccezione, non si trovi in uno dei suoi momenti migliori è cosa risaputa, ma va anche detto che molti azzurri hanno dovuto fare i conti con infortuni e problemi fisici che hanno minato il loro percorso verso il sogno olimpico. Sul finire del 2015, due atlete di punta come Odette Giuffrida (52 kg) ed Assunta Galeone (78 kg) si sono dovute fermare per qualche mese, ma entrambe hanno poi ben recuperato, ritrovando subito il podio ad inizio 2016. Per la romana la qualificazione è ad ogni modo molto vicina, mentre la napoletana ha ritrovato la zona qualificativa proprio grazie ai risultati di L’Avana e Roma. Diverso il discorso per Valentina Moscatt (48 kg), rientrata da poco ed ancora alla ricerca della massima forma: l’azzurra della categoria di peso più bassa mantiene al momento un pass come quota continentale, ma sarà necessario ottenere dei risultati nei prossimi tornei per non essere scavalcata da altre avversarie.

Nel settore maschile, invece, Andrea Regis (73 kg) ha dovuto affrontare un periodo di stop da prima dei Campionati Mondiali, e solamente di recente ha ritrovato dei risultati che gli hanno permesso di avvicinarsi alla zona di qualificazione. Rientrerà sui tatami internazionali questo fine settimana, invece, Walter Facente (90 kg): a metà dello scorso anno, il judoka calabrese era addirittura entrato tra i primi quindici del ranking mondiale, ma poi qualche prestazione non all’altezza e lo stop di fine hanno lo hanno fatto scivolare fuori dal novero dei qualificati virtuali. Il 2015 di Alessio Mascetti (+100 kg) è stato un continuo alternarsi di alti e bassi, tra buone prestazioni sul tatami e continui stop per problemi fisici. Anche una delle giovani promesse del judo azzurro, Elios Manzi (60 kg) ha passato tutto lo scorso anno a guardare gli altri combattere, per poi rientrare disputando il suo primo Grand Prix in modo convincente. Infine, deve ancora ritrovare li tatami internazionali Domenico Di Guida, fermato da un ricorrente problema al ginocchio: anche il campano della categoria 100 kg era riuscito ad entrare nella zona Rio, prima di essere costretto ad uno stop che non lo costringe a stare fermo mentre i suoi avversari continuano a collezionare punti.

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Immagini: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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