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Ginnastica, Olimpiadi 2016 – La Romania rischia l’esclusione senza Iordache? Tutti gli scenari…

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La Romania della ginnastica artistica femminile è probabilmente nella situazione sportiva più difficile degli ultimi 50 anni. La Nazionale di Octavian Bellu rischia seriamente di non partecipare alle Olimpiadi 2016.

La paura si era materializzata dopo il disastroso 13esimo posto degli ultimi Mondiali che aveva poi portato a una rivoluzione nei quadri tecnici. Il cuscinetto del Test Event aveva comunque tenuto ampiamente in corsa le pluri Campionesse del Mondo e Campionesse Olimpiche: la possibilità di ritornare in pedana ad aprire per staccare il pass a cinque cerchi aveva comunque portato un po’ di tranquillità nell’ambiente.

 

Lo stesso ambiente che ieri è sprofondato nello sconforto per l’infortunio di Larisa Iordache: una frattura del metacarpo della mano ha tagliato fuori la plurimedagliata iridata dal Test Event, in programma a Rio de Janeiro dal 16 al 18 aprile. Serviranno almeno sei settimane di stop per lo scricciolo di Bucarest che dunque non riuscirà a essere della partita in Brasile.

La solidità, la classe, le elevate difficoltà, le buone esecuzioni e il carisma della vicecampionessa del Mondo 2014 e bronzo iridato 2015 nell’all-around erano fondamentali per la Romania che ora è con l’acqua alla gola. A Glasgow una disastrosa rotazione alle parallele, mista a tanti altri errori, le aveva fatte sprofondare. E ora l’incubo sembra alimentarsi…

Una Nazione che non più tardi di due anni fa conquistava il titolo europeo e poi chiudeva al quarto posto i Mondiali di Nanning. Le difficoltà del movimento si stanno però manifestando a tutti gli effetti, ora aggrappato alla classe dell’infinita Catalina Ponor all’ennesimo ritorno in gara e alla polivalenza di Diana Bulimar. Alle spalle un gruppo di giovani in cui spicca Laura Jurca ma che fatica ancora ad esprimersi ai massimi livelli.

 

Non stiamo stilando il necrologio della Romania sportiva, sia chiaro. Le giallo-rosso-blu hanno tutte le possibilità per qualificarsi a Rio ma ora le certezze non sono più così solide. Servirà almeno il quarto posto tra le otto Nazioni che parteciperanno al Test Event, dunque andranno battute almeno quattro Nazionali tra Australia, Belgio, Brasile, Corea del Sud, Francia, Germania, Svizzera.

Asiatiche ed elvetiche sembrano essere inferiori anche a questa Romania. Il Brasile gareggia in casa, può contare sul talento di Saraiva e Andrade, oltre a quelle delle veterane, ed è favorito per il successo. Le aussies ritroveranno Lauren Mitchell e hanno più volte dimostrato di aver un buon valore tecnico. La Germania di Seitz, Scheder, Schaefer fa sempre paura per la sua solidità. La giovanissima Francia può togliersi delle importanti soddisfazioni, il Belgio ha più volte dato prova di efficienza. Una gara secca da non sottovalutare e che può regalare diverse sorprese…

Un’Olimpiade senza la Romania sembra impossibile e sarebbe anche un danno per l’intero circuito della Polvere di Magnesio che non può fare a meno di una delle grandi culle della disciplina. Soprattutto a 40 anni esatti dai numeri di Nadia Comaneci a Montreal. Non poter vedere l’ultimo assalto di Catalina Ponor sarebbe un peccato. La Romania avrà comunque un pass disponibile per un’individualista (da conquistare matematicamente al Test Event, ma è una formalità) e, nel caso fosse assente la squadra, verrà dato alla sua miglior all-arounder: inutile negare che Larisa Iordache, se sarà in forma, parteciperà comunque alle Olimpiadi.

 

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