Biathlon
Biathlon, Mondiali 2016: Norvegia profeta in patria, Italia settima
Secondo oro per la Norvegia ai Mondiali di biathlon casalinghi ad Oslo. Entrambi al femminile: dopo Tiril Echkoff, trionfatrice nella sprint, è arrivata la vittoria nella staffetta 4x6km. Solemdal, Birkeland, la stessa Echkoff e Olsbu: forse non partivano da favorite, vista la presenza di nazionali più attrezzate, ma hanno stupito sia sugli sci che al poligono, andando a chiudere in 1:07:10.0, con sole sei ricariche utilizzate al poligono.
Le prime due hanno limitato i danni, apparecchiando al meglio la situazione per le frazioni conclusive, nelle quali erano schierate le più in forma della compagnia. Echkoff ha dato 23.3” di vantaggio ad Olsbu che, a confronto con inseguitrici del calibro di Dorin Habert e Dahlmaier, è riuscita a gestire al meglio nonostante quattro ricariche utilizzate, a conferma di una performance sugli sci pazzesca. Sul podio si piazzano la Francia (Braisaz, Bescond, Chevalier e Dorin), arrivata a soli 5” dalla vetta, con otto ricariche e una Germania non del tutto convincente, di bronzo con Preuss, Hildebrand, Hammerschmidt e Dahlmaier (quattro ricariche, ma fondo da rivedere). Nella top-5 anche Polonia ed Ucraina, ma entrambe staccate di più di un minuto.
Ci si aspettava molto dall’Italia, vincitrice in una tappa di Coppa del Mondo quest’anno, e bronzo iridato in carica. Lisa Vittozzi, Karin Oberhofer, Alexia Runggaldier e Dorothea Wierer però si sono dovute accontentare della settima piazza (fotofinish decisivo per il sesto posto alla Repubblica Ceca). Mai praticamente in gara le azzurre: Vittozzi non ha convinto sugli sci, Oberhofer ha utilizzato qualche ricarica di troppo, per Wierer (ormai a piazzamenti di lusso andati) è arrivato addirittura il giro di penalità. Unica a salvarsi una grande Runggaldier, già convincente nell’individuale, e autrice di un’ottima terza frazione.
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gianluca.bruno@oasport.it
Foto: Romeo Deganello