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MotoGP: quali prospettive per la Ducati nel Mondiale 2016? Tante incertezze e la necessità di un top rider

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-4 al semaforo verde della stagione del Mondiale di MotoGP 2016, in quel di Losail (Qatar) e l’attesa è davvero tanta per un campionato dai notevoli cambiamenti: gomme Michelin, elettronica con centralina unica e adattamento dei piloti ancora in affinamento. Nei test pre-stagionali  sembra che la musica però non sia mutata con la Yamaha a dettare legge e Jorge Lorenzo a martellare su tempi inavvicinabili per chiunque. Da questo punto di vista sia Honda che Ducati sembrano sensibilmente attardate. In particolare, soffermandoci sulla Casa di Borgo Panigale il 2016 sembra essere partito con più difficoltà del previsto.

La GP16, al momento, presenta delle criticità sia relative allo sfruttamento degli pneumatici e sia riguardanti il nuovo cambio. Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso, pur essendo veloci nel giro secco nell’ultima sessione di prove, hanno palesato delle difficoltà sostanziali nella durata e più che guardare alla moto dei 3 diapason, la Rossa deve fare attenzione alla netta ascesa della Suzuki che con Maverick Vinales ha impressionato per costanza e continuità. Una condizione, pertanto, molto diversa da quella di 12 mesi fa quando il modello 2015 aveva stupito per la velocità dimostrata, nei primi appuntamenti mondiali, consentendo a Dovizioso di essere costantemente nella top3. Paradossalmente, allo stato attuale, Danilo Petrucci, Hector Barbera e Scotto Redding, proprio in sella alla Ducati (2015), si sono mostrati più performanti nel corso delle prove invernali. Va da sè che la nuova creatura  di Gigi Dall’Igna abbia bisogno di tempo per affinare le sue armi.

Contesto non semplice perchè gli avversari non aspettano, nel quale si innescano altri meccanismi riguardanti il futuro. Più nello specifico, l’aver constatato, nel corso dei test invernali, che Casey Stoner, nel nuovo ruolo di collaudatore, sia stato più rapido dei piloti ufficiali in Malesia porta alla seguente domanda: la Ducati ha bisogno di un top rider che possa essere da guida per farle fare l’ultimo salto di qualità? Sia Iannone che il Dovi sono due ottimi driver ma non sono paragonabili a Lorenzo,Valentino Rossi e Marc Marquez. Non è casuale il fatto che ci sia stata un’offerta di ingaggio, secondo indiscrezioni neanche smentite dai diretti interessati, da Borgo Panigale nei confronti del campione del mondo in carica sposando un linea programmatica diversa. Essendoci una situazione di scadenza di contratto di entrambi i rider titolari non è strano che la Rossa stia tentando di chiudere con il migliore sulla piazza. Restando, però, al 2016 i dubbi e le incertezze sono molti e già la prima gara sarà un esame importante, per dare un’indicazione più chiara sulla strada da seguire.

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Twitter: @Giandomatrix

Immagine: pagina FB Casey Stoner

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