Biathlon
Biathlon, Mondiali: l’Italia può sognare il podio nell’individuale femminile?
Conclusi gli inseguimenti, domani ai Mondiali di biathlon di Nove Mesto è già tempo della gara individuale, quella che sulla carta si addice di più alle caratteristiche delle nostre atlete, precise e veloci al poligono e meno performanti rispetto alla concorrenza sugli sci.
Alla luce dei risultati visti in stagione le nostre speranze di medaglia vanno riposte in particolare su Karin Oberhofer e Dorothea Wierer. Entrambe hanno sparato con continuità oltre il 90% e la loro media stagionale si attesta sull’84%. La ventottenne dell’esercito è quella più incisiva sugli sci, purtroppo nelle prime tre gare della competizione ha commesso complessivamente 8 errori, ma se spara con una percentuale superiore al 90% sarà sicuramente in battaglia per le medaglie. Lo stesso discorso vale per la ventitreenne di Rasun, il cui punto di forza risiede nella precisione e nella velocità di esecuzione al poligono. Nell’inseguimento le abbiamo vista commettere ben quattro errori, con ogni probabilità conseguenza di un passo sugli sci superiore alle proprie possibilità. Grazie ad una gara controllata può ben figurare nel poligono che da juniores le ha regalato ben tre ori. Sarà obbligatorio per lei il 100% al poligono per inserirsi nelle prime piazze.
Per le giovani Alexia Runggaldier e Nicole Gontier bisogna fare due considerazioni diverse: la prima, commettendo due soli errori tra inseguimento e sprint, è riuscita a chiudere in entrambe le occasioni in zona punti. Al poligono finora ha una media realizzativa del 85% , le manca però un passo sugli sci che le permetta di entrare con continuità tra le prime 30 di Coppa del Mondo. Passo che invece è il punto di forza di Gontier. Purtroppo la ventiduenne non ha ancora trovato la solidità al poligono delle compagne, avendo sparato in stagione con il 68%, e nell’inseguimento di domenica purtroppo ha commesso ben nove errori.
Non è da escludere quindi la presenza di Michela Ponza, non al top della forma a causa di un problema fisico accusato tra dicembre e gennaio che l’ha tenuta lontana dalle gare . La nostra veterana rimane comunque la più solida al tiro con il 90%. Rimane il dubbio su quale potrà essere la sua reale condizione non avendo ancora partecipato alla competizione mondiale.
Nicolò Persico