Calcio
Calcio: è nata una nuova Italia? Certezze ribaltate dagli scatenati Insigne-Bernardeschi
Mesi di parole, più che di partite, perché tra metà novembre e fine marzo l’Italia non ha mai giocato. Mesi di idee, preview e commenti sulla crescita della Nazionale di Antonio Conte verso gli Europei di giugno-luglio. La brillantezza del 4-2-4, la solidità della difesa, ma anche e soprattutto un attacco povero di reti. Poi, all’improvviso, un’amichevole per cambiare drasticamente il cammino e (magari) la sorte degli azzurri. L’1-1 con la Spagna di giovedì scorso a Udine potrebbe aver segnato una svolta nella mente del ct.
SCATENATI – Quando intorno all’ora di gioco della sfida contro la Roja, terminata in parità solo a causa di una svista del guardalinee e di un banale errore di Gianluigi Buffon, sono entrati in campo Lorenzo Insigne, Simone Zaza e Federico Bernardeschi, qualcuno si è improvvisamente ritrovato avanti di qualche anno. E invece no: l’attacco del futuro, per l’Italia, potrebbe già essere realtà. Perché se è vero che Antonio Candreva, schierato largo a destra nell’inedito 3-4-3 di Conte, è risultato il migliore in campo nel primo tempo, i margini di crescita che hanno gli attaccanti di Napoli, Juventus e Fiorentina, 70 primavere in tre, sono una scommessa su cui vale la pena investire verso Euro 2016 ma soprattutto i Mondiali 2018. Insigne ha segnato, illuminato dalle giocate di Bernardeschi, mentre Zaza ha lottato come un leone e ha dalla sua una delle migliori medie gol del campionato: una rete ogni 113 minuti. Un Eder in crisi nera e un Graziano Pellè comunque in ripresa positiva dopo l’infortunio di dicembre sembrano fare poco di fronte a un trio spumeggiante e invocato a gran voce da più parti.
L’attacco Bernardeschi Zaza Insigne non lo toccherei più
— Paolo Condò (@PaoloCond) 24 marzo 2016
DOMANI LA GERMANIA – Martedì sera, alle 20.45, per l’Italia ci sarà un altro test delicato verso la rassegna continentale transalpina. All’Allianz Arena, fatale poche settimane fa alla Juventus in Champions League, gli azzurri sfideranno la Germania campione del mondo in carica e battuta sabato Santo in rimonta dall’Inghilterra per 3-2. I tedeschi hanno riposato meno e, soprattutto, soffrono storicamente gli azzurri. Ma il risultato sarà marginale: dopo i convincenti segnali lanciati contro la Spagna, la Nazionale ha fame e grinta di confermarsi una delle potenziali big degli Europei. E proverà a farlo ancora con il 3-4-3, con Bernardeschi-Zaza-Insigne dal primo minuto e qualche ulteriore esperimento in difesa. Il primo esame è stato superato a pieni voti, ma il cammino è ancora lungo. Improvvisamente, però, l’Italia sembra essere entrata in una nuova dimensione. E i tifosi possono iniziare a sognare.
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francesco.caligaris@oasport.it