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Formula 1
F1, GP Bahrain 2016, gara: Ferrari tenta l’attacco a Mercedes. La SF16-H degrada meno dei rivali
Sono tanti i motivi per sorridere in casa Ferrari dopo le qualifiche di ieri. Nonostante la doppietta Mercedes e la seconda pole stagionale di Lewis Hamilton, autore del nuovo record della pista in 1’29″493, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen hanno dimostrato che la vettura è molto ben bilanciata e si adatta bene alle caratteristiche del circuito di Manama. Il mezzo secondo di distacco che separa Vettel da Hamilton non deve ingannare. La Ferrari infatti ha dimostrato di saper gestire gli pneumatici in ottica gara allo stesso livello se non meglio delle frecce d’argento. Guardando con attenzione il comportamento delle monoposto, infatti, si è messo in evidenza che, dopo un primo giro appannaggio della W07 Hybrid, le prestazioni tendono ad equivalersi ed in proiezione ad essere favorevoli al Cavallino Rampante. I quasi 20 giri di Raikkonen, nel corso delle libere, sul passo del 1’36” con le medie mostra una grande costanza di rendimento della SF16-H. Un fattore che potrebbe rivelarsi decisivo nel corso dei 57 giri della gara di Sakhir, che scatterà alle ore 17:00 italiane.
Ottimismo fiducia palpabili anche nelle parole dei due ferraristi, al termine delle qualifiche: “Devo dire che non c’è un solo punto della pista in cui la macchina non sembri perfetta. Speriamo di ripetere la stessa partenza di due settimane fa. La gara è lunga, domani vediamo…Io voglio vincere!” – dichiara con estrema decisione Vettel. “Ovviamente avremmo potuto scalare un paio di posizioni in più, ma la macchina va bene, vorrei essere soltanto più veloce. Bisogna lavorare ma ci siamo” – le parole di Raikkonen. E’ evidente che i piani strategici sullo sviluppo della corsa saranno diversi, un autentico rompicapo fortemente dipendente dalla temperatura dell’asfalto che potrebbe favorire l’uso di una gomma piuttosto che di un’altra. Molto però dipenderà dallo scatto al via e sarà determinante per le due Rosse superare almeno una delle due frecce d’argento per avere velleità di vittoria. Se ciò non dovesse accadere, dai box bisognerà verificare se e quanto la SF16-H è in grado di conservare le coperture ed anticipare, nel caso, l’entrata montando il compound più duro e puntare ad una gara meno aggressiva ma più di regolarità, come avvenuto a Melbourne con Nico Rosberg. Di fatto, la Scuderia di Maranello è l’unica ad aver girato e provato il comportamento delle mescole medie con Kimi, a differenza dei rivali che si sono concentrati maggiormente sulle soft. Ciò non vuol dire che Hamilton e Rosberg non monteranno queste gomme ma che senz’altro hanno meno riferimenti. Sarà pertanto una gara aperta a diverse soluzioni e molto, come detto, dipenderà dalla partenza.
Guardando anche agli altri, la lotta per il quinto posto, a meno di problematiche tecniche o incidenti di Mercedes e Ferrari, dovrebbe essere ristretta a due team ovvero Red Bull con Daniel Ricciardo e Williams con Valtteri Bottas e Felipe Massa. La casa di Milton Keynes, nonostante le deficienze del motore, ha mostrato un buon passo gara sopratutto sfruttando il proprio telaio. L’assetto aerodinamico dovrebbe favorire Ricciardo, nel degrado degli pneumatici, consentendo all’australiano di essere “il primo degli umani”. Tuttavia, da non sottovalutare il Team Haas e Romain Grosjean che, disponendo della power unit Ferrari 2016 e di un buon assetto, potrebbero sorprendere come in Australia.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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