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MotoGP, GP Americhe 2016, Rossi: “Pista molto difficile; Iannone: “Colpa mia e andiamo avanti”

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Una conferenza stampa ricca di spunti quella del terzo appuntamento del Mondiale di MotoGP, sul circuito di Austin (Texas). Nel canonico rendez-vous con la stampa, ad aprire il weekend di corsa, Valentino Rossi, Marc Marquez, Jorge Lorenzo, Andrea Iannone, Maverick Vinales ed Eugene Laverty hanno risposto alle domande della folta schiera di giornalisti presenti, interessati al passato, presente e futuro della categoria.

Partendo da Rossi il nove volte campione del mondo ha sottolineato le difficoltà che si prospettano sul tracciato stelle e strisce e quanto sarà importante lavorare con le gomme per cercare la messa a punto ideale: “Questa pista è sempre molto difficile, lunga e tecnica. Ci sono parecchie cose diverse dall’inizio alla fine e negli ultimi anni non è stata la migliore per noi. Lo scorso anno però non è andata male, sono salito sul podio. Quest’anno sarà diversa. Dovremo capire come si comporteranno le Michelin. Solitamente soffriamo l’anteriore, ma dobbiamo essere pronti e vedere che accadrà. In Qatar è stata una gara positiva e sono arrivato 4°. In Argentina è stata difficile per tutti, parecchi problemi per la gomma posteriore . Io mi sono sentito bene con la prima parte, meno con la seconda. Ma per fortuna sono arrivato sul podio. Dobbiamo aspettare le prime libere per capire l’anteriore messo a disposizione da Michelin e capire se sono buone per la nostra moto su questa pista. Dobbiamo concentraci per fare del nostro meglio”.

Sulla brutta prestazione di Termas De Rio Hondo è tornato Lorenzo precisando il proprio approccio al set-up con la moto senza lasciarsi scappare alcuna parola circa il sedicente accordo con Ducati, per il 2017: “Normalmente sono un pilota che va sul sicuro. Le condizioni in Argentina erano difficili per tutti e ho commesso un errore. Non mi sentivo a mio agio e ho perso metri rispetto al primo e secondo gruppo. Ho spinto troppo nella seconda curva, dove c’erano molte chiazze di bagnato. Ma guardo avanti. Abbiamo un buon potenziale. Questa pista per noi di solito è difficile , ma se c’è un anno in cui qui possiamo fare bene, è questo. Gomme? Dopo i problemi in Argentina, Michelin porterà mescole più dure, ma è comunque un punto interrogativo. Lavoreremo sodo per la soluzione migliore. Il futuro? Nulla da dire”.

Chi invece sembra essere sempre più convinto dei propri mezzi, forte della grande tradizione sulla pista americana (3 vittorie negli ultimi 3 anni condite anche da 3 pole position) è Marquez che ha espresso il proprio compiacimento relativamente alle peculiarità del tracciato, senza però sottovalutare le prestazioni dei suo rivali: Austin è un circuito che in passato è stato molto positivo per me. Gli altri anni arrivavamo qui con una sensazione forte; è buona anche ora, certo, ma ci sono diverse accelerazioni e queste sono il punto in cui perdiamo di più. Stiamo lavorando con il team e sono molto contento di essere qui. Gli Usa sono un “buon paese” per me. I test sono stati difficili, perdevamo parecchio tempo rispetto ai primi. Ma abbiamo lavorato duro, trovato una buona base e questa ha funzionato anche qui. Speriamo che su una pista speciale come questa, con un asfalto speciale, vada altrettanto bene. Vediamo come si comporteranno le gomme. In questa parte della stagione serve costanza. Fin dai test pre stagionali del 2013 eravamo venuti e qui e ho trovato immediatamente le traiettorie giuste con le curve a sinistra che reputo le migliori. Lo scorso anno Lorenzo e Rossi erano più vicini, vediamo come andrà stavolta”.

Rievocando l’Argentina è impossibile per Iannone sottrarsi ai quesiti riguardanti l’incidente dell’ultimo giro con il compagno di squadra che ha vanificato un podio praticamente certo delle due Ducati: In Argentina ho fatto un errore ma a farne le spese è stato il mio compagno di squadra. Colpa mia, ma andiamo avanti. Per me era importante mantenere il podio e mantenere una traiettoria interna in quella curva, ma ho toccato la parte esterna della pista. E allora sono caduto e trascinato Dovizioso. Cercheremo di migliorare”.

Vittima anch’egli di una caduta, nell’ultimo round di Termas, quando il secondo posto sembrava già a portata di mano, lo spagnolo Vinales si è mostrato estremamente fiducioso per questo weekend anche per il buon feeling con il circuito disegnato da Hermann Tilke: Ho vinto qui in Moto2, e la considero una pista speciale. E lo è  anche se lo scorso anno è stata molto difficile come gara. Però era il primo anno in MotoGP. Lavoreremo per cercare di ripetere la prestazione dell’Argentina. Prima della caduta avevo il podio in mano e ho commesso un errore. Non è accettabile, ma sarebbe grandioso riportare la Suzuki sul podio. Sono fiducioso, ho imparato molto in Argentina. Il futuro? Tante voci, ma è sempre positivo che ci siano. Questa pressione mi aiuta ad essere motivato“.

A chiosa Laverty ha parlato della particolarità della corsa argentina che l’ha visto chiudere in modo del tutto inaspettato in quarta posizione: “E’ stata una settimana speciale e una gara pazza in Argentina. Ero 17° e sono arrivato 4°. Quando ho passato il traguardo non avevo idea della posizione. I test sono stati difficili tra cadute e infortuni; in Qatar ho guidato la versione definitiva della moto e credo ci siano altri margini di miglioramento. Anche per lavorare sull’anteriore della moto. Sarà difficile ripetere il risultato, ma ci proveremo a stare ancora nella top ten”.

(fonte interviste Sky Sport)

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