Formula 1
F1: sarà l’anno buono per Nico Rosberg?
50 punti e 2 vittorie in 2 gare disputate. Sono queste le statistiche di Nico Rosberg nei primi due appuntamenti del Mondiale di F1 2016. Delle prestazioni che, in qualche maniera, hanno stupito per la consistenza dimostrata, specialmente nel confronto diretto con il teammate Lewis Hamilton, campione del mondo in carica, attualmente in seconda posizione nella classifica generale a 17 lunghezze dal teutonico.
Riscontri che sono in linea di continuità con gli ultimi GP dell’anno scorso quando Nico, in Messico, Brasile ed Abu Dhabi portò a casa il successo. In totale, quindi, sono 5 i sigilli consecutivi, tra chiusura di 2015 ed inizio 2016 per il figlio del grande Keke. Dati che parlano chiaro sulle prospettive del driver, molto ben concentrato sul proprio obiettivo e lontano parente dal Rosberg di 12 mesi fa, quasi ormai assuefatto al ruolo di seconda guida in squadra. I due round dell’Albert Park e di Sakhir hanno confermato che la musica è cambiata e per Hamilton le cose potrebbero decisamente complicarsi. Nonostante le pole di Melbourne e di Manama, Lewis ha avuto due partenze poco brillanti al semaforo, delle quali il buon Nico ha subito approfittato, prendendosi la sua posizione.
Un atteggiamento estremamente aggressivo e frutto di una convinzione nei propri mezzi che potrebbe essere la vera novità dell’annata corrente. Tutti erano in attesa del grande duello tra l’inglese e la Ferrari di Sebastian Vettel ma, guardando anche le problematiche di affidabilità della Rossa, è Rosberg l’avversario più qualificato che Hamilton dovrà fronteggiare. Ambizioni più che concrete viste anche le prestazioni della W07, semplicemente straordinarie sia in Australia che in Bahrain: due vittorie, 1 secondo ed un 1 terzo posto parlano chiaro sull’ennesimo progetto vincente per la Casa di Stoccarda. 50 di punti di vantaggio sul Cavallino Rampante sono un gap rappresentativo della differenza attuale, tra le due vetture, sul piano della velocità e della resistenza. Il clamoroso ritiro di Vettel nel giro di ricognizione, per un problema tecnico serio al motore, è l’emblema di quanto e come i rischi corsi dalla Scuderia di Maranello per minimizzare il distacco dalle frecce d’argento, forse, siano stati eccessivi. La conseguenza è uno scenario dominato dal colore argentato e in cui l’unico rivale di Lewis è il suo compagno di squadra. Che sia l’anno buono per Nico? Già dal prossimo GP in Cina avremo ulteriori elementi per rispondere a questa domanda.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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