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NBA: senza il Gallo Denver non vince, Beli non ripete, il Mago impalpabile

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Momento non felicissimo per i tre azzurri impegnati in una NBA, che si prepara a vivere lo spettacolo dell’All Star Game. Andiamo a vedere nel dettaglio le vicende di ognuno

DANILO GALLINARI: L’influenza ha messo ko il Gallo, che ha saltato le ultime due partite dei Denver Nuggets, coincise poi con due sconfitte (Toronto e New Jersey) che fanno proseguire la striscia negativa di tre ko consecutivi. Dopo la brillante serie di nove vittorie di fila, la squadra di George Karl ha subito un momento di flessione proprio in prossimità dell’All Star Game, che comincia domani notte, ed è stata scavalcata da Memphis nella corsa al quarto posto della Western Conference.
Nonostante l’inconveniente della febbre per l’azzurro il mese di febbraio è iniziato in ottimo modo, proseguendo un gennaio vissuto da assoluto protagonista. Nelle ultime due sfide giocate dal Gallo sono arrivati rispettivamente 19 e 18 punti contro Cleveland e Boston (già al Garden Danilo soffriva per la febbre), anche se in quest’ultima occasione il 24enne di Grafignana non ha brillato con le percentuali al tiro (7/20 con 2/8 da tre punti). Per fortuna arriva questa pausa che permette a Danilo di recuperare al meglio in vista del rush finale della stagione regolare, quando le partite iniziano a contare sempre di più per delineare la griglia playoff.

 

MARCO BELINELLI: Marco di cognome non fa Paganini e quindi non riesce nell’impresa di replicare il canestro sulla sirena in casa dei Boston Celtics. Il bolognese si ritrova il pallone in mano a sei secondi dalla fine nella stessa posizione, in cui aveva segnato il tiro della vittoria nel mese di dicembre, ma questa volta la stoppata di Jason Terry toglie la possibilità al Beli di diventare l’eroe della serata. Per Marco ci sono comunque dodici punti a referto, finalmente in doppia cifra dopo una serie di partite che non lo avevano visto brillare, complice anche un infortunio alla caviglia, che gli ha fatto saltare il derby con il Gallo.
Anche per lui questo periodo di riposo potrebbe fare molto bene per ricaricare le pile sia dal punto di vista fisico che nervoso, perchè da settembre Marco non si è mai fermato alla ricerca di un posto importante nelle rotazioni di coach Thibodeau

 

ANDREA BARGNANI: Non è stato proprio il ritorno in campo che il Mago sperava. Tanta fatica nel ritrovare il ritmo partita per il centro romano, apparso davvero impalpabile nelle ultime uscite di Toronto. Anche il suo ruolo di leader della franchigia canadese è stato ormai preso dal nuovo arrivato Rudy Gay (già idolo dei tifosi per i buzzer beater contro Memphis e Denver) e l’aria intorno all’italiano si fa molto pesante. Certo i soli sei punti segnati in totale nelle sfide con i Nuggets e Knicks, entrambe vinte dai Raptors, non hanno agevolato il momento dell’azzurro. Il weekend dell’All Star Game è da sempre un momento importante per fare trattative e magari la possibile trade che porterebbe Andrea a Chicago si potrebbe davvero realizzare.

 

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da mister-x.it

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