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Hockey ghiaccio
Hockey su ghiaccio, Mondiali 2016: le avversarie dell’Italia. Lotta salvezza con le asiatiche?
L’hockey su ghiaccio è sempre più globalizzato. Dal 23 al 29 aprile l’Italia disputerà a Katowice (Polonia) i Mondiali di Prima Divisione-Gruppo A e, dopo la sconfitta per 3-2 maturata nel finale contro il Giappone nel 2015, gli azzurri non solo ritroveranno i nipponici poi battuti 3-0 nell’Euro Ice Hockey Challenge di novembre, ma anche la rivelazione Corea del Sud che ha vinto ha sorpresa il Gruppo B della passata stagione approfittando di un vero e proprio harakiri della Gran Bretagna (che si è rivelata inferiore al Blue Team nelle prequalificazioni olimpiche di febbraio). Di contorno ci saranno anche i padroni di casa e due nobili retrocesse dalla Top Division: l’Austria e la Slovenia.
Con questa griglia di partenza, dunque, è quasi impossibile per l’Italia ambire alla promozione. Del resto non è neanche l’obiettivo del gruppo del ct Stefan Mair, esperto in gabbia e in difesa ma mediamente giovane e tutto da scoprire in avanti. L’amichevole disputata lunedì sera in casa dell’Austria e terminata 3-2 per i biancorossi ha evidenziato un cantiere ancora aperto che, ai Mondiali, dovrà prima di tutto puntare a mantenere la categoria. Non sarà un’impresa, vero, ma il compito si preannuncia tutt’altro che semplice. Anche perché saranno proprio le due asiatiche – poca tecnica ma velocità estrema – le squadre da battere assolutamente per evitare rischi.
Austria e Slovenia, infatti, sono in pole position per tornare nell’élite dell’hockey mondiale e continuare quel saliscendi che ormai da un decennio contraddistingue le due formazioni con le quali sette delle ultime partecipanti alla Serie A italiana (tutte tranne il Valpellice) si confronteranno dall’anno prossimo nell’innovativa Ebel 2. I movimenti locali sono più che floridi e, sebbene le squadre nazionali non riescano a reggere il confronto diretto con big del calibro di Usa, Canada e Russia, una buona (seppur non completa) rappresentanza di giocatori in NHL garantisce ampie speranze di promozione a entrambe. Sarà un testa a testa tutto da vivere e l’Italia difficilmente raccoglierà punti in questi due incontri.
Poi c’è la Polonia, superata con una prestazione tutta cuore e grinta all’esordio nel 2015 in quel di Cracovia davanti a oltre 10 mila spettatori ma sempre più pronta a vivere un Mondiale da protagonista. Per giunta i biancorossi saranno ancora in casa, questa volta a Katowice, e per la prima gara con l’Italia sono già stati venduti 9000 biglietti. La nazionale polacca di hockey su ghiaccio è cresciuta a vista d’occhio negli ultimi anni e a febbraio ha finalizzato una prima parte del ciclo conquistando in Ungheria il pass per continuare il difficilissimo sogno olimpico. Un piccolo grande traguardo per una squadra che darà sicuramente filo da torcere al Blue Team.
Ecco quindi i duelli decisivi contro Giappone e Corea del Sud. Sulla carta, facendo parlare la voce “esperienza”, dovrebbero essere i nipponici a poter mantenere la categoria a discapito, invece, dei sudcoreani. Eppure il confronto si preannuncia emozionante e, soprattutto, più che ostico per l’Italia, che proverà a far valere il maggior tasso tecnico del suo gruppo pagando sicuramente qualcosa dal punto di vista della velocità. Battere le due asiatiche vorrebbe dire salvezza certa. Facendosi sorprendere dai rapidissimi pattinatori del Sol Levante, invece, la formazione di Stefan Mair rischierebbe un tracollo senza pari.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto: Carola Semino