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Volley, contratto faraonico in Cina? 100mila euro al mese per Natalia: proposta pazza

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Un contratto da 500mila dollari per cinque mesi di campionato in Cina! Un’offerta faraonica e fantascientifica per il volley: quasi 100mila euro al mese, 3000 euro al giorno. Cifre che hanno dell’inverosimile e che raramente si sono viste per una giocatrice.

La fortunata è la celebre Natalia Pereira, schiacciatrice brasiliana che è stata contattata direttamente dall’Asia e che sembra vicinissima a firmare quello che sarebbe il contratto più remunerato della storia. Difficilmente infatti il suo Rexona riuscirà a trattenerla, le proposte ricevute da Turchia e Russia non sembrano poter pareggiare la pista cinese. Nel suo palmares l’oro olimpico di Londra 2012 e due medaglie ai Mondiali (argento nel 2010 e bronzo nel 2014).

 

 

 

2 Commenti

1 Commento

  1. Nany74

    27 Aprile 2016 at 14:04

    La domanda che mi faccio ogni volta è questa: un giocatore che non è affatto a fine carriera, è disposto a “sacrificare” la propria crescita sportiva per un contratto del genere? Se è vero che gli sportivi hanno si e no 10 o 15 anni di carriera quando va bene, la corsa allo stipendio pre-pensionamento non può snaturare così tanto la normale evoluzione sportiva di un’atleta. Personalmente avrei voglia di giocare ad alto livello e di vincere qualcosa di importante, ma ovviamente a me nessuno ha mai offerto 3000 euro al giorno…..

    • alebi

      2 Maggio 2016 at 14:34

      Forse abbiamo tutti sbagliato vita XD
      Purtroppo questa è una tendenza piuttosto radicata… magari l’anno pre-olimpico lo faccio in un campionato competitivo così mi metto in mostra per la nazionale, poi dopo le Olimpiadi mi “riposo” andandomene in Cina o Corea. Mi sembra di aver sentito anche voci su Sander, prossimo alla Cina… Veramente inconcepibile per un giocatore ancora giovane e che avrebbe anche margini di crescita ampi… E andarsene in Cina non lo aiuterà da questo punto di vista (anche se aiuterà certamente il suo portafogli) ma forse non è questo quello che lui desidera. Dopotutto loro devono costruirsi una vita con questi “pochi” anni di attività e il 99% delle persone sceglierebbe la via facile (se gli venisse offerta).

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