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Ciclismo

Quattro azzurre alla caccia dell’oro

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Re Mida Salvoldi ha diramato le convocazioni tricolori per il ciclismo femminile alle Olimpiadi di Londra: il tecnico azzurro, una settantina di medaglie vinte in carriera tra Giochi, Mondiali ed Europei, ha scelto Giorgia Bronzini, Monia Baccaille, Noemi Cantele e Tatiana Guderzo. I 140 km del circuito londinese (gara in programma domenica 29 luglio) vedranno dunque protagoniste questo ragazze, tutte potenzialmente molto competitive.

Giorgia Bronzini, piacentina di quasi 29 anni, viene da due titoli mondiali consecutivi: nonostante qualche inconveniente di troppo in primavera (come una frattura alla clavicola),  la nostra punta di diamante sembra in crescendo di forma, come ha dimostrato anche al recente GiroDonne. Le sue doti veloci non si discutono, anche se è davvero un’atleta a tutto tondo, capace persino di azioni da lontano.

Monia Baccaille, perugina di Marsciano classe 1984, è un’altra ottima sprinter. Potrebbe essere in un certo senso la “seconda punta” della squadra in caso di arrivo in volata, ma al tempo stesso, nella lunga esperienza in nazionale, non si è mai fatta problemi a mettersi a disposizione delle compagne.

Noemi Cantele, 31 anni di Arcisate (Varese), ha un palmarés di tutto rispetto: argento a cronometro e bronzo in linea ai Mondiali di Mendrisio 2009, è l’ultima azzurra ad aver vinto, in quello stesso anno, una tappa al GiroDonne. Recentemente ha dato un ottimo squillo al Giro del Trentino, aggiudicandosi la frazione di Mezzolombardo e, anche se il circuito londinese non sembra perfetto per le sue caratteristiche, potrebbe cercare di far saltare il banco con una fuga.

Infine Tatiana Guderzo da Marostica (Vicenza), classe 1984, una ragazza che non fallisce mai quando ci sono in palio le medaglie. Bronzo olimpico in carica, ha fatto suo il titolo iridato di Mendrisio, oltre ad essersi aggiudicata una quantità industriale di podi continentali e mondiali nelle categorie giovanili; poche settimane fa ha vinto il titolo nazionale a cronometro, disciplina nella quale è presumibilmente la migliore della selezione di Salvoldi.

In generale, il tecnico federale ha convocato il “nucleo storico” delle sue nazionali: un’alternativa interessante sarebbe potuta essere la diciannovenne bergamasca Rossella Ratto, talento davvero cristallino che però, evidentemente, è stata ritenuta troppo inesperta per una gara così importante; la giovanissima lombarda e l’ossolana Elisa Longo Borghini costituiranno le “riserve in patria” pronte a subentrare in caso di malaugurati acciacchi delle titolari. Ad ogni modo, la squadra azzurra è ricca di valide avversarie per Marianne Vos, Emma Pooley, Emma Johansson, Judith Arndt e le altre big del ciclismo a cinque cerchi.

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

foto tratta da www.sportlive.it

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