Seguici su

Sci di fondo

Verso i Mondiali: Lago di Tesero, gioiello della Val di Fiemme

Pubblicato

il

La tappa di Davos è ancora da archiviare, ma la testa della carovana dello sci di fondo è già rivolta verso l’appuntamento più atteso dell’anno: i Mondiali in Val di Fiemme. Cinque giorni alla prima gara, poi saranno fuochi d’artificio al Centro del Fondo di Lago di Tesero.

A dieci anni dall’ultima edizione, la località trentina torna ad ospitare i Campionati Mondiali e lo fan per la terza volta, dopo aver organizzato l’evento iridato anche nel 1991. Da molti riconosciute come ‘la culla dello sci di fondo italiano’, le piste di Tesero si snodano per circa 18km e comprendono, peraltro, il tracciato della celebre Marcialonga.
“Le piste in Val di Fiemme sono le più belle in assoluto, senza contare che sono sempre preparate in maniera perfetta!”, ha ribadito Roland Clara qualche giorno fa proprio a noi di Olimpiazzurra. Scenario suggestivo, quindi, grande bellezza paesaggistica ma, soprattutto, percorsi duri, oltretutto inaspriti anche dalla non elevata altitudine (lo stadio è a 850m), un fattore da non sottovalutare nella preparazione alle gare.

Ad inaugurare l’anello saranno gli uomini veloci, alle prese con un tracciato di 1,5km da percorrere in tecnica classica; due le salite da affrontare, con pendenza massima del 16%. Solo l’antipasto di quello che attenderà i fondisti nello skiathlon, dove la parte in classico sarà un continuo saliscendi con ‘muri’ fino al 21,6%; a skating, invece, il percorso sarà meno movimentato, ma non per questo meno aspro, con ripidi sino al 26% e una pendenza media del’8,5%. Per entrambe le tecniche, il tracciato sarà lungo 3,75km.
Il percorso maggiormente impegnativo, però, sembra essere quello della 10km femminile e della 15km maschile; delle vere e proprie montagne russe, con pochissimi tratti pianeggianti e continui dislivelli.  Sulla stessa riga anche le mass start in classico, con tracciati di 5km per le donne e di 8,3km per gli uomini. Pane per i nostri azzurri insomma, sempre a proprio agio (Cermis docet) su tracciati pieni di insidie.

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com 

 

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità