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Scherma, splendido Occhiuzzi: oro al Luxardo

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Stavolta Diego Occhiuzzi è andato fino in fondo, non si è fermato finché non ha messo la 15esima stoccata della finale del Trofeo Luxardo, contro il russo Reshetnikov, che in semifinale aveva battuto il campione olimpico Aron Szilagyi, privando lo sciabolatore napoletano del piacere della rivincita dopo l’oro mancato a Londra.

A Padova il migliore è stato lui. Primo podio e prima vittoria di una stagione che doveva essere, e finora è, quella della conferma. Tre gare e tre finali, il podio sfuggito per un soffio a Plovdiv e Madrid, prima dell’apoteosi in patria. Un trionfo italiano completato dal bellissimo bronzo di Riccardo Nuccio, classe ’91, ex vicecampione del mondo tra i cadetti, al suo miglior risultato assoluto. Un ragazzo che per anni è stato ai margini della squadra e che ora invece comincia a pensare in grande.

E in una gara in cui mancava ancora, per motivi precauzionali, il convalescente Aldo Montano, a tenere ancora più alto il tricolore ci ha pensato anche Gigi Samele, settimo e rimasto giù dal podio dopo la sconfitta nei quarti contro Occhiuzzi, in un assalto tiratissimo che è stato un piacere per gli occhi degli appassionati italiani, e la conferma che la scherma italiana è in salute e vince, non solo impugnando il fioretto, anche in attesa che i grandi campioni tornino in pedana.

A dimostrarlo c’è anche il terzo posto ottenuto a Heidenheim, in Germania, da Enrico Garozzo. Primo podio stagionale per l’ex campione del mondo giovani, il primo anche per tutta la spada italiana, senza dubbio il settore più in sofferenza in questo momento. Perché mentre Matteo Tagliariol è tornato in pedana dopo una lunga assenza per infortunio, fermandosi al tabellone dei 128 e a un solo assalto dalla qualificazione per la seconda giornata di gara, Paolo Pizzo, campione del mondo in carica, ha deciso di rientrare a marzo, nella prossima prova di Coppa, a Tallin.

Ma mentre Cuomo aspetta di riavere al top le due punte di diamante della squadra maschile, e la piena maturazione delle ragazze, partite decisamente in sordina, si può contare su un gruppo di giovani sempre più interessanti, su un talento purissimo come quello di Garozzo che, forse, aveva solo bisogno di trovare il risultato giusto per guardare al prosieguo della stagione con maggiore fiducia. Un risultato che adesso è arrivato e promette di non restare isolato.

gabriele.lippi@olimpiazzurra.com

Twitter: GabrieleLippi1

Foto: Augusto Bizzi

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