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Nuoto, Europei Londra 2016. Il pagellone. Detti, Dotto e Pellegrini: le punte non tradiscono

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GABRIELE DETTI 9: il livornese è entrato in un’altra dimensione. Se ancora ci fosse stato qualche dubbio, ora possiamo dirlo: è una carta da medaglia per l’Italia a Rio. Fa tutto con una naturalezza incredibile, lascia sfogare Stjepanovic nei primi 100, poi lo zittisce prima di quanto si potesse pensare. A Rio se la vedrà con i colossi ma con questa fame, con questa tranquillità se la può giocare con tutti. Poi si può anche perdere ma Detti c’è

FEDERICA PELLEGRINI 9: sembra di rivedere, in piccolo, la volata di Berlino e davanti c’è sempre una svedese da raggiungere e superare in extremis. Fa sfogare francese e svedese nella prima vasca. Le raggiunge senza strappare e conclude a velocità doppia con 53”46 lanciato. La marcia su Rio procede senza intoppi e questa medaglia non può essere che un’iniezione di fiducia.
CARLOTTA TONI 7: è la media fra l’8.5 del mattino e il 5.5 del pomeriggio. In batteria dà il meglio di sé portandosi addirittura davanti a Miley e Jakabos ai 300 metri, frutto di una doppia frazione dorso-rana di grandissimo spessore. Al pomeriggio una frazione a farfalla troppo attendista la penalizza e stavolta le altre non l’aspettano. Un quinto posto comunque buono ma senza il pass per Rio.

LUISA TROMBETTI 5.5: a Riccione era piaciuta molto di più. E’ difficile ripetersi a tre settimane di distanza su livelli sconosciuti fino a un mese fa. Però centra la sua prima finale europea e chiude buona sesta con una buona seconda parte di gara.

FILIPPO MAGNINI 7.5: è lontano dal miglior Magnini degli ultimi anni e questo continua a preoccupare in prospettiva olimpica. Si trova impantanato in una lotta senza quartiere nel finale della staffetta con belgi e greci che in teoria dovrebbero essere indietro anni luce. Il guizzo da campione, però, non lo perde e alla fine piazza il colpo mdi reni che significa argento. La staffetta azzurra non può prescindere da un finisseur di razza come il pesarese.

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