Nuoto
Nuoto, Europei Londra 2016: l’infinita Pellegrini fa il poker, un Detti magico vale il bronzo per la 4×200. Polieri vola a Rio 2016
Era il giorno della finale di Federica Pellegrini nei suoi 200 stile libero agli Europei 2016 di Londra e la “Divina” non ha deluso le attese ottenendo il quarto successo consecutivo nella rassegna continentale, da Budapest 2010. Una campionessa senza fine Federica che, in una rimonta al cardiopalma e un’ultima vasca letteralmente volata in 28″89, ha siglato il crono di 1’55″93 sufficiente per battere una coriacea Femke Heemskerk (1’55″97) che per soli 4 centesimi deve arrendersi nuovamente allo strapotere europeo della “Divina”. Un tempo, vista la preparazione dell’azzurra, da valutare positivamente in vista dei programmi futuri che la porteranno a Rio 2016. Sul terzo gradino del podio la francese Charlotte Bonnet (1’56″51).
STAFFETTA MAGICA DI BRONZO – Semplicemente straordinario quello che è avvenuto nella 4×200 stile libero maschile. Un bronzo che vale oro ed un’ipoteca per la qualificazione ai Giochi Olimpici con un Gabriele Detti da 1’45″39 in frazione interna che ha ricordato il Giorgio Lamberti di Bonn. Davvero superbo!. 7’08″30 il crono degli azzurri (Andrea Mitchell D’Arrigo 1’47″57, Filippo Magnini 1’47″82 e Luca Dotto 1’47″52) ha dato un riscontro insperato, poco distanti dall’Olanda, vittoriosa in 7’07″82 e dal Belgio 7’08″28. Una volata spettacolare quella del campione dei 400 stile libero che ha bruciato di 1 centesimo la Polonia.
POLIERI A RIO – Un’altra bella notizia in chiave italiana, ovvero il primo crono di ingresso in finale nei 200 farfalla donne di Alessia Polieri (2’07″49) che vale anche la qualificazione per Rio (tempo limite 2’08″2). Una felicità che fa da contraltare all’amarezza di Stefania Pirozzi che pur entrata in finale in 2’10″11 si è lasciata andare a critiche neanche troppo velate, nell’intervista Rai dopo la gara, nei confronti del tecnico Stefano Morini.
LE ALTRE FINALI – E’ la giornata dei campioni “highlaner” e dopo aver decantato le lodi della Pellegrini eccoci all’ungherese Laszlo Cseh sempre più dominante in una seconda giovinezza da farfallita. Il magiaro, dopo aver conquistato i 200 delfino con un tempo fantasmagorico, ha bissato sulla distanza più breve, quella dei 100 aggiudicandosi il titolo continentale in 50″86, precedendo il polacco Konrad Czerniak (51″22) e il francese Mehdy Metella (51″70). C’erano anche due azzurri in finale, vale a dire Piero Codia e Matteo Rivolta che hanno ottenuto rispettivamente il quarto (51″86) e quinto (51″96) tempo, Un podio distante pochi decimi ed un pizzico di rammarico sopratutto per Codia ancora in cerca dell pass per i Giochi. Nei 1500 stile libero femminili altro successo marchiato “Ungheria” con Boglarka Kapas che fa doppietta, dopo il successo sugli 800, vincendo con una prestazione considerevole in 15’50″22 (unica a scendere sotto il limite dei 16′) precedendo l’accoppiata spagnola Mireia Belmonte Garcia (16’00″20) – Maria Vilas Vidal (16’01″25). La nostra Simona Quadarella centra un onorevole quinto posto in 16’22″64, seppur distante dai propri miglior tempi. 200 dorso uomini che, come pronostico, vedono la vittoria del polacco Radoslaw Kawecki in 1’55″98, confermando il proprio titolo continentale e la leadership nel continente, infliggendo pesanti distacchi ai propri avversari. Il secondo è stato l’israeliano Yakov Yan Toumarkin (1’56″97) ed il terzo il lituano Danas Rapsys (1’57″22). Negativa la prova di Christopher Ciccarese (1’59″45) e sopratutto Luca Mencarini (2’02″04) che sopratutto sul piano nervoso non hanno ottenuto il target che si erano prefissati cioè la carta a 5 cerchi. Nella finale invece dell’unica vasca del dorso femminile, sigillo di Francesca Hansall che onora il pubblico britannico con un gran crono (27″57) davanti alla danese Mie Nielsen (27″77) e all’altra inglese Georgia Davies (27″87). Ultimo atto dei 50 rana uomini e nuovo trionfo di Adam Peaty in 26″66 che festeggia al suo “teammate” Ross Murdock (terzo in 27″31) a dimostrazione della profondità della rana U.K.. Nel panino britannico troviamo lo sloveno Peter John Stevens (27″09) mentre solo ottavo il nostro Andrea Toniato che dalla semifinale (27″53) alla finale (27″79) si peggiora notevolmente.
SEMIFINALI – 50 rana donne che non vedono l’accesso alla finale di Martina Carraro, perdente allo spareggio con Natalia Ivaneeva mentre Arianna Castiglioni non è riuscita a replicare la bella prova della mattina nuotando in 31″16 (decimo crono). A capeggiare l’ordine dei tempi, tra le finalista, la svedese Jennnie Johansson. Nei 50 stile libero, Luca Dotto conquista l’ultimo posto utile per l’ultimo atto di domani in 22″17 mentre Federico Boccia in 22″31 è undicesimo e non entra tra i magnifici otto con Florent Manaudou a recitare il ruolo del primo attore (21″64). Sul versante femminile dell’unica vasca dello stile libero niente finale per Erika Ferraioli mentre accede con l’ultimo crono Silvia Di Pietro (25″09), dove invece saranno attese in una trepidante sfida Francesca Hansall e Ranomi Kromowijojo.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Foto: Deepbluemedia