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Giro d’Italia 2016, Nibali-Valverde: una Santa Alleanza per far saltare Kruijswijk?

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A sei tappe dal termine del Giro d’Italia 2016, l’olandese Steven Kruijswijk si trova in una posizione impensabile lo scorso 6 maggio. Il capitano della Lotto NL – Jumbo puntava ad un piazzamento a ridosso del podio, non di certo a trovarsi in maglia rosa dopo la scalata dell’Alpe di Siusi. Il cospicuo vantaggio sui rivali, a questo punto, fa del quasi 29enne il grande favorito per la conquista del ‘trofeo senza fine’. Il ciclismo, tuttavia, ci insegna come i grandi ribaltoni siano sempre in agguato.

L’ultima settimana potrebbe rivelarsi una vera e propria partita a scacchi. Il Kruijswijk visto fino ad ora è apparso una spanna sopra gli altri per sicurezza e regolarità. Attendersi un suo crollo improvviso potrebbe rivelarsi una mossa fallimentare: l’olandese lo scorso anno disputò un’ottima parte finale del Giro d’Italia vinto da Alberto Contador, agguantando una positiva settima piazza. Per staccarlo e guadagnare (tanto) terreno, dunque, bisognerà inventarsi qualcosa. E magari allearsi…

Vincenzo Nibali ed Alejandro Valverde hanno lasciato intendere che una ‘Santa Alleanza’ potrebbe effettivamente nascere. Entrambi, d’altronde, si trovano in una situazione simile: condizione di forma non ottimale ed un distacco elevato dalla vetta (rispettivamente 2’51” e 3’29”). Per palmares e storia, parliamo di due corridori che non possono accontentarsi di un podio. Proveranno a giocare d’astuzia, a costo di perdere tutto.

L’italiano (Astana) e lo spagnolo (Movistar) possono inoltre contare sulle due migliori squadre della corsa rosa, al contrario della debole Lotto di Kruijswijk. Una chiave tattica, soprattutto nei tapponi alpini di venerdì e sabato (ma attenzione anche all’ostica frazione di domani), potrebbe essere quella di isolare il prima possibile l’olandese, cercando di forzare il ritmo con i gregari sin dalle battute iniziali. Una volta rimasta sola, la maglia rosa andrebbe attaccata, anche a tanti chilometri dal traguardo. Kruijswijk sarà costretto sempre a rispondere in prima persona: nessuno gli darà un cambio. Ecco dunque che l’olandese, mai trovatosi a dover gestire una situazione di questo genere, potrebbe vedersi costretto a dover rincorrere a turno i vari Chaves, Nibali, Valverde, ma anche Majka e Zakarin, rischiando di sperperare energie preziose e, magari, andare in crisi.

La parola d’ordine, chiaramente, sarà provarci da lontano, senza attendere l’ultima salita. Una Santa Alleanza per ribaltare un Giro compromesso. Senza dimenticare che qualsiasi tattica si rivelerà vana senza il necessario apporto delle gambe.

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Foto: comunicato Rcs

federico.militello@oasport.it

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