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Formula 1

F1, Marchionne insiste a credere nel Mondiale. Ma anche la Red Bull ora fa paura. Si vive di illusioni?

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“Dobbiamo assolutamente apportare delle modifiche per migliorare la vettura in vista di Monaco e Canada perchè possiamo ancora lottare per il Mondiale”. Queste le parole del Presidente della Ferrari Sergio Marchionne, poco dopo l’ultima gara di Barcellona dove la Rossa, seconda e terza con Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, non ha sfruttato al meglio l’uscita di scena del duo Mercedes, arrivando alle spalle dell’enfant prodige Max Verstappen su Red Bull.

Guardando il bicchiere mezzo pieno sono comunque dei punti recuperati in classifica generale, sia nella graduatoria piloti che in quella costruttori, però resta il fatto che la Scuderia di Maranello non ha saputo cogliere l’occasione come avrebbe dovuto, assistendo anche il trionfo di Verstappen ed al ritorno della vettura di Milton Keynes in grande stile. Il telaio disegnato di Adrian Newey, di fatto, è sempre un riferimento del Circus e lungo i curvoni di medio-alto carico del Montmelo è tornata a fare la differenza. In trazione, infatti, sia il 18enne olandese che Daniel Ricciardo avevano un buon grip  rispetto alla Ferrari nell’ultimo settore. Un dato riscontrabile, se guardiamo l’andamento della corsa dove la SF16-H non è mai stata in grado di abbozzare un sorpasso nei confronti dei rivali anglo-austriaci. Pertanto, in vista del GP di Montecarlo, dove l’inserimento nelle curve lente e la messa in temperatura degli pneumatici nel corso delle qualifiche saranno fattori ancor più determinanti, le prospettive non sono così rosee, non solo per la predominanza delle frecce d’argento ma anche per la rinascita del Team di Chris Horner. Non disponendo ancora di una power unit all’altezza di Ferrari e Mercedes, le RB potrebbero esaltarsi lungo i 3340 metri di Monaco, per le caratteristiche della vettura e anche le abilità di guida dei due piloti.

Che i propositi di Marchionne siano pie illusioni? Solo la pista saprà darci questa risposta ma senz’altro il Cavallino Rampante piuttosto che lasciarsi andare a facili proclami dovrebbe gestire al meglio un weekend senza errori o imprevisti, cosa che fino ad ora non è mai accaduto, condizionando di fatto le prestazioni in pista.

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