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Calcio, Euro 2016 – De Rossi: “Motta degno del 10. Chi lo critica si sciacqui la bocca”

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Giorno di festa ma non per la Nazionale, al lavoro a Coverciano (questo pomeriggio) verso Euro 2016. In conferenza stampa ha parlato Daniele De Rossi, uno dei leader del gruppo azzurro e unico con Buffon e Barzagli ad aver vinto il Mondiale 2006. Il romanista non è al meglio a causa di un problema al tendine d’Achille: “Il fastidio era scomparso poi è uscito fuori a causa dei campi un po’ duri e ho avuto un’infiammazione – riporta Tuttomercatoweb -. O ti fermi o la curi o ci giochi e resta infiammato ma a livello fisico mi sento bene. In stagione Non ho avuto problemi al tendine, ma al polpaccio, al flessore, alla caviglia. Un paio di questi infortuni me li sono fatti perché non ho pensato all’Europeo ma perché volevo essere disponibile con la Roma. Se avessi dato priorità all’Europeo sarei stato a riposo a guardare giocare i miei compagni, invece ho fatto di tutto per accelerare i tempi per la Roma. Ad esempio la partita contro il Real Madrid sarebbe stato meglio se non l’avessi giocata“.

Negli ultimi giorni ha tenuto banco il caso Thiago Motta, oggetto di facili critiche sul web dopo l’assegnazione del numero 10 per la rassegna francese. De Rossi è entrato in tackle, senza risparmiare dichiarazioni forti, come logico aspettarsi da un personaggio del suo carisma: “I numeri di maglia sono importanti quando sei un po’ più giovane. Cose frivole che ti sembrano importanti. Scaramanzie ne ho avute anche io, quando c’era da prendere il 10 ho accettato ma l’ho fatto controvoglia. Il 10 non l’ha scelto Thiago ma ha accettato perché ragiona come ragiono io. Non credo gli importasse più di tanto, è un ragazzo che non crea problemi. C’è gente che si diverte, fa ironia sul suo numero di maglia paragonandolo ad altri numeri 10 del passato. A queste parole invito a fare due palleggi insieme a lui, poi ne parliamo. Per quello che ha fatto e vinto Motta merita rispetto ed è un maestro degno del numero 10, se lo può permettere. Chi fa certe battute su di lui dovrebbe prima sciacquarsi la bocca“.

Conte tocca le corde giuste, sa come motivarti. Non partiamo come favoriti e ne siamo consapevoli ma siamo orgogliosi e potenzialmente possiamo battere chiunque – ha aggiunto Capitan Futuro -. Avere un allenatore che ti insegna la tattica, a percepire dove stanno i compagni ti aiuta ad aiutare ed essere aiutato. Per me è un vantaggio che deve essere sfruttato. La posizione può cambiare, ma quelle sono sfaccettature più o meno importanti, che possono più o meno cambiare il tuo modo di giocare. L’impostazione molto attenta alla tattica personalmente mi fa star bene“. E infine, sul futuro con la Roma e la Nazionale: “Il prossimo anno sarò ancora alla Roma, poi ci penseremo. Non ho una scadenza in Nazionale, lo deciderà semmai il prossimo ct. C’è chi dice addio alla Nazionale per orgoglio, per evitare di essere tagliato prima. Non si dà l’addio alla Nazionale a meno di problemi fisici.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Wikipedia

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