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Ginnastica, Europei 2016 – Regola dei passaporti, quanto sei stupida: perché eliminare le più forti? Povera Spiri: la Campionessa del Mondo è quarta, salta la Finale

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La stupidità della regola dei passaporti si manifesta a ogni grande evento internazionale. Non ne sono stati esenti nemmeno gli Europei 2016 di ginnastica artistica femminile.

Il turno di qualificazione disputato oggi alla Post Finance Arena di Berna ha fatto illustri vittime. La Campionessa del Mondo alle parallele non potrà partecipare alle Finale di Specialità! Beh, avrà fatto una brutta gara, vi starete chiedendo. E invece no. La russa Daria Spiridonova, una delle quattro iridate a Glasgow 2015 nonché Campionessa d’Europa in carica, ha svolto un buon esercizio: certamente non è stato uno dei suoi migliori, ma il punteggio di 14.766 le ha permesso di insidiarsi in quarta posizione.

In Finale ci vanno le prime otto. Esatto, ma massimo due atlete provenienti dallo stesso Paese. Aliya Mustafina comanda dall’alto del suo 15.166, Angelina Melnikova è stata super con 14.866 ed ecco che il quarto posto di Daria non basta per lottare le medaglie.

 

Lo sport è e deve essere dei più forti e meritevoli, senza basarsi su altri giochi e criteri. Qui si mettono in palio medaglie importanti, qui si cerca di regalare spettacolo e invece… Un atleta deve essere più bravo in generale dei propri colleghi, indipendentemente dal Paese d’appartenenza: oggi Daria si è lasciata dietro chi doveva lasciarsi dietro. Oggettivamente la sua esclusione non ha senso.

La regola è in vigore ormai da decenni (prima non era così): sarà cosa buona e giusta premiare la meritocrazia. Si vuole dare spazio a Paesi più piccoli per far crescere la ginnastica, ma sicuri che sia questa la strada? Ah, giusto per inciso: il posto lasciato vacante dalla Spiridonova è stato preso da Giulia Steingruber, Campionessa d’Europa all-around, volto noto che ha tutt’altro che bisogno di questa vetrina per crescere (magari non parteciperà nemmeno per concentrarsi su volteggio e corpo libero).

L’altra vittima di giornata (ma ha fatto meno scalpore perché non detiene titoli iridati o continentali) è stata la britannica Ruby Harrold, quinta al corpo libero (14.200) ma solo terza tra le suddite di Sua Maestà dietro a Claudia Fragapane (15.000) ed Ellie Downie (14,.266). Ripescata la belga Gaelle Mys (13.800).

 

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