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Sei Nazioni, verso Italia-Galles: le chiavi del match

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Con l’annuncio del XV titolare da parte di Jacques Brunel si può cominciare – finalmente – a parlare di rugby giocato. Si è detto tanto della possibile squalifica, poi comminata, a Sergio Parisse, si è discusso largamente sulla veridicità di quei presunti insulti all’arbitro, ma tant’è. Il capitano non ci sarà, l’assenza si farà sicuramente sentire, anche se l’Italia è pronta per affrontare i Dragoni anche senza il suo giocatore più rappresentativo.

A guardare i singoli, il Galles sembrerebbe qualche gradino più su rispetto ai nostri azzurri, soprattutto fra i trequarti, dove possono contare su alcuni elementi di valore eccelso. Biggar, North e Davies, se in giornata, possono aprire a loro piacimento la linea arretrata italiana, che potrebbe incontrare serie difficoltà nell’arginare le avanzate avversarie. Servirà grande pulizia e precisione nei placcaggi, come invece non è accaduto a Murrayfield e, soprattutto, ci sarà bisogno dell’intensità e dell’impatto fisico che hanno annichilito la Francia tre settimane fa.
Rallentare gli ovali in uscita dalla piattaforma, inoltre, sarà fondamentale per limitare proprio la loro apertura e l’allargamento del gioco, dove i Dragoni potrebbero rivelarsi devastanti; vietato, quindi, riproporre lo stesso spettacolo di Edimburgo nei punti d’incontro e nelle ruck.  L’importanza del match e il probabile campo pesante, poi, potrebbero favorire il gioco tattico, il che spiega anche la presenza di Burton dal 1′; l’apporto di McLean e di Masi, da questo punto di vista, sarà imprescindibile.

Pende dalla parte azzurra la bilancia degli avanti e in mischia, anche se la battaglia si annuncia comunque durissima. Lo Cicero, arrivato a 101 caps (eguagliato Troncon), dovrà vedersela con un mastino come Adam Jones, in un duello che promette scintille, così come quello di Castrogiovanni con Jenkins, dove il nostro capitano di giornata dovrà fare inevitabilmente la differenza. Brunel si affiderà anche alle capacità dei nostri ball carrier, Minto e, errori di handling permettendo, Manoa Vosawai, titolare al posto di Parisse; il loro impeto permetterà all’Italia di guadagnare diversi metri in diverse occasioni, particolare da non sottovalutare. Potrebbe soffrire in touche la nostra Nazionale, che si ritrova con un saltatore in meno e con il solo Zanni ad offrire garanzie.
Insomma, si annuncia un match equilibrato, probabilmente poco spettacolare sul piano del gioco – molto dipenderà dalle condizioni dell’Olimpico – ma sicuramente intenso, ricco di pathos per tutti gli 80 minuti.

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com 

 

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