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F1: Kimi Raikkonen vicino al rinnovo? Ecco i motivi della riconferma che non convincono fino in fondo

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Sono tante le voci che riguardano un eventuale rinnovo di Kimi Raikkonen in Ferrari. Dopo il weekend di Montecarlo la posizione ufficiale di Maranello, per bocca del Team Principal Maurizio Arrivabene è la seguente: “Kimi è cresciuto molto rispetto all’anno scorso ed è il futuro è tutto dalla sua perchè si sta comportando bene. Per il momento è ancora prematuro parlare di quello che accadrà ma per il momento vi basti sapere che siamo contenti delle sue prestazioni”. Parole, quelle di Arrivabene, tese a stroncare sul nascere tutti i rumours circa una sostituzione nella prossima stagione del finlandese in favore di un tris di piloti decisamente interessante quali: Nico Rosberg, Daniel Ricciardo e Carlos Sainz. L’ipotesi del tedesco della Mercedes è venuta fuori a seguito dei problemi interni tra il figlio di Keke e Lewis Hamilton, specie dopo l’incidente di Barcellona. Una sproporzione contrattuale, in termini economici, tra Nico e Lewis, inoltre, aveva alimentato supposizioni relativamente ad un cambio di casacca o di tuta, se preferite. Nel caso di Ricciardo e Sainz, invece pensiamo ad ingaggi, meno da usato sicuro specie Carlos, improntando un progetto a lungo termine.

Tuttavia i motivi per i quali il Cavallino Rampante vuol mantenere lo status quo sono i seguenti:

  1. Nei fatti Raikkonen è avanti in classifica generale a Sebastian Vettel e, ad eccezione dell’appuntamento di Monaco, è sempre stato all’altezza del compagno di squadra nel computo dei riscontri in gara
  2. Il rapporto tra il finnico ed il tedesco è estremamente costruttivo e basato su una metodologia di lavoro simile. L’affinamento della vettura ne risulta avvantaggiato.
  3. La gestione dei piloti, in un quadro già delineato e conosciuto, è per la Scuderia di Maranello un punto a favore dal momento che Kimi, seppur senza un’ammissione chiara, sembra poter accettare di buon grado il ruolo di “seconda guida”.
  4. L’arrivo di piloti in cerca di gloria ed in ascesa, vedi Ricciardo o Sainz, potrebbero mettere ulteriore pressione in un contesto già teso di suo per gli obiettivi ambiziosi prefissi
  5. L’ingaggio di Rosberg, invece, potrebbe trasformare il dualismo di Stoccarda in quello di Maranello e, per tradizione, la Rossa ha sempre evitato situazioni spiacevoli recanti danno alla squadra

Argomentazioni valide, dunque, che però non convincono fino in fondo. Le 37 primavere alle quali si avvia il finnico non prospettano un programma a lunga scadenza ed è difficile immaginare che le motivazioni e le prestazioni di Raikkonen si discostino più di tanto dalle attuali. Al contrario, i tre personaggi menzionati, nel pieno delle proprie energie o in rampa di lancio, sarebbero in grado di dare un apporto alla competizione ferrarista, bisognosa forse anche di una scossa. Tra qualche settimana avremo delle risposte definitive.

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