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Roma 2024, Virginia Raggi: “Le Olimpiadi? Una cattedrale nel deserto che non possiamo permetterci”
Si allontana sempre più l’ipotesi che Roma possa ospitare le Olimpiadi del 2024. La neo sindaca Virginia Raggi resta rigida su una posizione di assoluta contrarietà alla candidatura.
Emblematiche le dichiarazioni riportate in tal senso dal quotidiano Repubblica: “La mia posizione non cambia. In questo momento non sono la priorità dei romani. Più che Olimpiadi dello sport sono Olimpiadi di mattone. I dati ci dicono che tutte le città ospitanti si sono stra-indebitate. Io direi che Roma, con un debito di 13 miliardi, oggi non si può permettere di assumere un ulteriore debito per fare altre cattedrali nel deserto che poi resteranno tali. Se si vuole parlare di sport, io sono favorevolissima, ma iniziamo dagli impianti sportivi comunali“.
Se proprio ieri il presidente del Coni, Giovanni Malagò, aveva risposto ad un cronista invocando chiarezza (“La Raggi ci dica cosa voglia fare delle Olimpiadi“), oggi è arrivata la risposta. Puntualissima. Il sipario, dunque, rischia di abbassarsi inesorabilmente su Roma 2024.
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Luca46
26 Giugno 2016 at 18:31
Perfettamente daccordo con voi … servivano solom agli speculatori e ai battitori di marchette. Prima pensino a mettere in carregiata il paese che è in uno stato disastroso poi quando saremo pronti ben vengano. Soprattutto prima risollevino lo sport azzuro così potremo avere olimpiadi con atleti azzurri che ci facciano sognare come è stato per i britannici.
Gabriele Dente
24 Giugno 2016 at 23:48
Di solito ho poca stima dei politici, o aspiranti tali, e da parte loro mi aspetto sempre dichiarazioni che mortificano lo sport. Ma purtroppo mi costa molto ammettere che in un anno e mezzo o due che è stata avanzata seriamente la candidatura, non ho letto uno straccio di progetto (ma che sia uno!) sullo sport di base in Italia o, per esempio, sul reclutamento dei giovani nelle varie discipline. Non vorrei che l’espressione “olimpiade del mattone” avesse colto il senso di questa faccenda. Altrimenti non mi spiego la riluttanza nel voler coinvolgere i cittadini in un progetto che invece dovrebbe riguardare prima di tutto loro. Mi sbaglierò, ma dall’esterno mi sembra che la candidatura sia stata avanzata più per ragioni di prestigio personale che per altro. Eppure la storia del presidente del CONI, nonché presidente dell’Aniene, dice altro. Forse la difficoltà di intraprendere in Italia qualsiasi discorso serio sul valore sociale dello sport ha lasciato il posto alla più semplice ambizione di essere colui che riporta i Giochi in Italia… Ma a queste condizioni, paradossalmente, forse è meglio perdere l’opportunità. Lascerebbe molti più rimpianti e amarezza la constatazione di non averla saputa sfruttare. Speriamo di poterci riprovare in tempi migliori!
pizzoumbro
23 Giugno 2016 at 17:31
Ha perfettamente ragione,basta guardare quello che e’ successo alle Olimpiadi invernali di Torino dove la pista di bob e slittino ,i trampolini per il salto con gli sci piu’ altre strutture costate moltissimo sono a marcire inutilizzate!!