Golf
Golf, European Tour: McIlroy e Willett all’assalto del 100° Open de France
Il mondo dello sport in queste settimane ha i riflettori particolarmente focalizzati su un solo paese. Non bastassero Euro2016 e l’imminente Tour de France, in Francia nel fine settimana prende il via anche lo storico Open de France (montepremi €3,500,000), tappa dell’European Tour giunta alla sua 100esima edizione. Soltanto altri sei tornei nazionali hanno raggiunto e spento la 100esima candelina: The Open Championships, U.S. Open, Canadian Open, Australian Open, South African Open e Argentine Open.
Traguardo storico dunque per il torneo organizzato sul green del Le Golf National di Parigi, che per questa illustre occasione indossa gli abiti da cerimonia. Il percorso Albatros, teatro del torneo da 25 stagioni, nel 2015 ha subito un profondo rinnovamento in quanto ospiterà la Ryder Cup 2018. Par 71, progettato da Hubert Chesnau ed inaugurato nel 1990, misura 7247 yards. La buca numero 18, par 4 lunga 470 yards, è stata decretata la più dura e difficile dell’intera Race to Dubai con i suoi 4,60 colpi di media. Fino ad oggi i -9 messi a segno dall’argentino Edoardo Romero nel 2005 e dal tedesco Martin Kaymer nel 2009 rappresentano il record sul singolo round.
Nella storia dell’Open de France, inserito nel circuito del vecchio continente dal 1972, figurano 5 golfisti in grado di conquistare il titolo e difenderlo nella successiva edizione. Si tratta di Peter Oostherhuis (1973-1974), Seve Ballesteros (1985-86), Sir Nick Faldo (1988-1989 ), Jean-François Remesy (2004-05) e Graeme McDowell (2013-14). Proverà ad entrare in questo ristretto circolo l’austriaco Bernd Wiesberger, che nel 2015 sorprese la concorrenza piegando lo spagnolo Rafa Cabrera-Bello, Kaymer ed il transalpino Victor Dubuisson. Soltanto un giocatore ha trionfato in tre occasioni consecutive, e porta il nome del francese Marcel Dallemagne, capace di imporsi dal 1936 al 1938.
Passiamo ora ad analizzare il field, che annovera partecipanti a dir poco eccellenti. Rory McIlroy è chiamato a riscattare il pessimo U.S. Open. Il nordirlandese, assente illustre alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro, dovrà fare i conti in primis con il vincitore dell’Augusta Masters, ovvero l’inglese Danny Willett. Attenzione alla folta pattuglia di ex vincitori, di cui fanno parte i già citati Wiesberger e Kaymer, lo spagnolo Pablo Larrazabal, il tedesco Marcel Siem, l’inglese Grame Storm ed il nordirlandese Greame McDowell.
A guidare la carica dei padroni di casa l’onnipresente Dubuisson ed i connazionali Gary Stal, Gregoury Bourdy ed Alexander Levy. Per quel che riguarda i cugini d’oltralpe, ovvero noi italiani, prenderanno il via Matteo Manassero, Edoardo e Francesco Molinari, Renato Paratore ed infine Nino Bertasio,
Foto: Official Twitter European Tour
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