Ciclismo
Tour de France 2016: il vero Nibali va atteso, obiettivo Rio 2016
Se le speranze di vedere Vincenzo Nibali competitivo per la classifica generale erano già scemate con la quinta tappa, la settima del Tour de France 2016 ci ha confermato che lo stato di forma dello Squalo dello Stretto non è neanche paragonabile a quello dei giorni migliori.
Una volta entrato in fuga, Nibali ha provato senza mezzi termini a rispondere subito alla mezza debacle di due giorni fa. In salita, però, la sua azione non ha trovato efficacia: prima ha perso gradualmente terreno da Cummings, che ha vinto la tappa in solitaria, poi è stato staccato da Navarro e Impey in un remake delle difficoltà che l’hanno perseguitato per gran parte del Giro d’Italia. A Nibali è totalmente mancato il cambio di ritmo, la capacità di andare oltre la soglia dello sforzo massimo. Una volta perso il treno buono, Enzo è sembrato calare anche dal punto di vsta psicologico, pur continuando a spingere fin sul traguardo.
Il suo obiettivo, come ormai è sempre più chiaro, sono i Giochi Olimpici di Rio 2016. Il Tour de France è solo uno step nell’avvicinamento alla corsa brasiliana, adatta alle sue caratteristiche. Certo, fa specie e anche tristezza vederlo arrancare dopo le rassicurazioni che erano arrivate dopo le prime tappe. Una dichiarazione preventiva dello scarso stato di forma avrebbe congelato le attese e lui avrebbe potuto prendersi un periodo di rodaggio prima di mettersi a disposizione di Fabio Aru, come farà sicuramente nella terza settimana con l’approccio alle Alpi.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Valerio Origo