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Basket, Preolimpico Torino 2016: Italia-Croazia atto secondo, ma stavolta vale un biglietto per Rio
Ancora una volta di fronte, la seconda in pochi giorni, ma rispetto alla sfida di martedì sera saranno 40 minuti di un’altra importanza e dal significato completamente diverso. Italia e Croazia scenderanno in campo questa sera per la finale del Preolimpico di Torino e con la consapevolezza di essere ad una sola vittoria dalla qualificazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Per volare in Brasile e tornare ai Giochi Olimpici dopo l’edizione di Atene 2004, gli azzurri dovranno battere nuovamente la Croazia. Entrambe sono uscite vittoriose dalle loro rispettivi semifinali: l’Italia ha piegato il Messico 79-54, con la squadra di Messina che è riuscita ad allungare in maniera definitiva solamente nel finale di terzo quarto; mentre i croati hanno sconfitto la Grecia 66-61 al termine di una semifinale pazza che ha visto Bogdanovic e compagni tocca un massimo vantaggio di 24 punti, finire sotto nel terzo quarto e poi negli ultimi dieci minuti tornare nuovamente in controllo della partita.
I pericoli principali per gli azzurri portano il nome di Bojan Bogdanovic e Dario Saric e sono loro che hanno trascinato fino a questo punto la squadra di Petrovic. L’Italia, però, ha dimostrato di avere le carte difensive per mettere in difficoltà le due stelle croate. Hackett era riuscito nel secondo tempo a tenere sotto controllo il giocatore dei Nets e poi prima Melli e poi Gallinari si erano ben comportati su Saric. La difesa per gli azzurri sarà l’elemento chiave e la qualificazione per Rio passa proprio dal lavoro nella nostra metà campo, sperando che l’attacco dopo la buona prova di ieri abbiamo cominciato a trovare una certa fluidità.
Nel gruppo azzurro c’è la voglia di affrontare questo tipo di sfida e la consapevolezza dell’importanza di una finale che mette in palio una qualificazione olimpica: “Sono contento per i ragazzi che se lo meritano. – dichiara Ettore Messina al termine della semifinale – Conta aver già incontrato la Croazia, noi siamo una squadra cui piace preparare le partite e da questo punto di vista conoscerli può essere un bene.”
“Domani è LA partita – sostiene Nicolò Melli– Quello che abbiamo fatto contro la Croazia non vuol dire nulla, entreranno in gioco altri fattori, sappiamo dove vogliono colpire ma non vuol dire niente. La palla peserà molto di più a noi. Dobbiamo prenderci questo sogno che è una possibilità enorme“
“Non è la partita più importante della mia carriera in azzurro, perchè spero di giocarne di molte più importanti con la maglia dell’Italia. Giocare contro un avversario già affrontato non mi dà fastidio certo il conoscersi renderà tatticamente la gara più difficile, ma dobbiamo seguire l’istinto, essere più sciolti mentalmente e pronti a prendere quello che la difesa avversaria ci concede.” conclude Danilo Gallinari.
I precedenti, prima del successo di martedì sera dell’Italia per 67-60, erano tutti a favore dei nostri avversari. Tre partite disputate e altrettante vittorie per la Croazia. La prima nei Giochi del Mediterraneo del 2009 con i croati che si impongono 108-104; la seconda in amichevole nel 2012 per 72-70 e la terza ad Eurobasket 2013 finita 76-68.
Prima palla a due alle ore 21.00 con diretta della partita su Sky Sport 1 HD con il commento di Flavio Tranquillo e Davide Pessina. Ci sarà poi lo studio pre e post partita con Alessandro Mamoli e Matteo Soragna.
OA Sport offrirà la diretta scritta del match degli azzurri e alla fine anche cronaca, pagelle e approfondimenti su una sfida che può far volare a Rio 2016 l’Italia del basket
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andrea.ziglio@oasport.it
Credit: Ciamillo/Archivio FIP