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Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: Federica Pellegrini e una suggestione tutta d’oro. Serve l’impresa della carriera
10 agosto 2016, ore 03:19. E’ questa l’ora italiana in cui scoccherà il momento della finale dei 200 stile libero femminili nella vasca dell’Olympic Acquatics Stadium di Rio De Janeiro con protagonista la nostra Federica Pellegrini. Ad una settimana dall’inizio della rassegna, chissà se la testa di Federica già starà pensando a quel momento tanto importante, giunto dopo 4 anni di sacrifici e successi, reduce dalla debacle di Londra 2012 e dai due quinti posti nei 200 e 400 sl. Due medaglie d’argento ai Mondiali di Barcellona nel 2013 (anno “sabbatico”) e di Kazan 2015 e due ori europei nelle gare individuali delle amate quattro vasche (Berlino 2014 e Londra 2016) sono il biglietto da visita di Federica per i Giochi che la vedranno sfilare nella cerimonia d’apertura da atleta portabandiera della delegazione italiana. Un riconoscimento alla sua carriera ed a quello che vorrà ancora scrivere nel suo libro, ricco di trionfi ma anche di delusioni, saliscendi caratteristico di una vita sportiva priva di compromessi.
Ebbene, è lei il simbolo italico di questa spedizione e sarà sempre lei quella pronta a scendere in acqua, per confrontarsi in una specialità (200 stile libero) che, forse, più di altre racchiude talento, gioventù e classe. Un vero e proprio parterre de rois annoverante il nuovo fenomeno del nuoto mondiale Katie Ledecky, detentrice dei record mondiali di 400 ed 800 stile libero e del secondo tempo del 2016 sui 200 stile libero (1’54″43), la svedese Sarah Sjoestroem (primatista stagionale delle specialità citata col tempo di 1’54″34) e l’australiana rampante Emma McKeon, anche lei iscritta al club del sub 1’55” (1’54″83). Queste sono le prime avversarie che vengono in mente e maggiormente accreditate per la vittoria finale, quella dell’El Dorado a 5 Cerchi. Rivali da far tremare i polsi, ma non la “Divina”, concentrata solo su stessa e sulle sue prestazioni, conscia però che servirà un’impresa, quella della carriera per centrare il podio più alto.
Pellegrini che ha vissuto un anno olimpico di grande continuità, ritrovando quelle sensazioni del biennio 2008-2009, il migliore della sua storia natatoria. La nuotata continua e potente e la convinzione nei propri mezzi si sono viste tutte nelle competizioni in cui ha partecipato e nelle quali ha messo il proprio sigillo. Il record italiano nei 100 stile libero (53″18) e il 1’54″55 (terza prestazione dell’anno) del Settecolli 2016, con un’ultima vasca da 28″80, la dicono lunga sulle mire della nostra campionessa, mai così veloce nelle due vasche e così impressionante col costume in tessuto nei 200 metri. Due riscontri che valgono tanto per Federica perché ottenuti in un momento di pieno carico. Il lavoro svolto con l’allenatore di Matteo Giunta, cugino del suo fidanzato Filippo Magnini (capitano della nazionale), ha dato i suoi frutti, confortando la “Divina” nei miglioramenti sulla velocità. Il primato tricolore nei 100 metri, infatti, è un segnale inequivocabile che l’azzurra potrà permettersi un passaggio anche da 55″ nelle “sua gara”, non essendo eccessivamente distanziata dalla concorrenza e potendosi giocare il tutto per tutto negli ultimi 50 metri. Sarà, dunque, una finale all’ultimo respiro, quella del 10 agosto alle ore 03:19, in cui cuore e cervello dovranno essere al 100% per il coronamento di un sogno “divino”.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Foto: pagina FB Federica Pellegrini