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Scherma, Olimpiadi Rio 2016 – Spada femminile: all-in per Rossella Fiamingo! Favorite e possibili sorprese
Subito una carta da medaglia per la scherma azzurra a Rio 2016: domani infatti sarà la volta della spada femminile individuale con Rossella Fiamingo che, dopo gli ori mondiali di Kazan 2014 e Mosca 2015, è considerata tra le atlete da battere. Anche se la sua stagione non è stata esaltante, la siciliana rimane in pole position per il podio per le sue appurate doti di garista. Eppure l’arma senza convenzione è sempre la più imprevedibile dei Giochi (e non solo). Una preview.
FAVORITE – Citiamo l’italiana rimandando però il discorso all’ultimo paragrafo. Tra le altre spadiste in corsa per l’oro non si possono non considerare le cinesi Xu Anqi e Sun Yujie, la prima perché leader del ranking mondiale e la seconda in quanto bronzo in carica, le rumene Simona Gherman e Ana Maria Popescu che hanno monopolizzato i recenti Europei di Torun (oro-argento) e l’ungherese Emese Szasz, sempre presente quando conta.
POSSIBILI SORPRESE – Una carrellata di nomi, per lo più in ordine di ranking: Sarra Besbes (Tunisia, 2a), Tatiana Logunova (Russia, 3a), Sun Yiwen (Cina, 9a), Irina Embrich (Estonia, 10a), Shin A Lam (Corea del Sud, 11a), Violetta Kolobova (Russia, 12a) ed Erika Kirpu (Estonia, 19a). Sarà in gara anche l’Ucraina Yana Shemyakina (28a) vincitrice di un sorprendente oro nel torneo di quattro anni fa. Il Brasile punterà su Nathalie Moellhausen (24a), che in passato gareggiava per l’Italia, gli Stati Uniti su Kelley Hurley che a giugno si è presa i Panamericani.
FIAMINGO – Ed eccoci a Ross. Una certezza: tecnicamente è da medaglia, forse anche da oro, perché due titoli mondiali di fila (con anche un argento europeo in mezzo) non si vincono per caso e quando la siciliana tira al top della forma è quasi imbattibile. Il “problema” semmai è psicologico: quando tira al top della forma? Nelle ultime due stagioni poche volte, per fortuna nelle due giornate decisive, quest’anno ancora non l’ha fatto. La speranza è che possa sbloccarsi proprio a Rio, sentendo sì la pressione ma trasformandola in sola energia positiva per infilare una stoccata dopo l’altra come nelle due estati russe. Proprio la Russia, però, fa paura: Tatiana Logunova è la sua bestia nera, ma il sorteggio dei tabelloni andato in scena ieri le ha fortunatamente divise e le due si potranno incontrare, eventualmente, solo in finale. Bisognerà comunque arrivarci, Rossella Fiamingo può farcela ma al momento è più un rebus che altro.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Augusto Bizzi/Federscherma