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Boxe, Olimpiadi Rio 2016: sorteggio terribile per gli azzurri. Clemente Russo, brutto tabellone

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Se gli azzurri della boxe vorranno agguantare una medaglia alle Olimpiadi di Rio 2016, dovranno varcare i propri limiti. Il sorteggio, infatti, ha riservato dei tabelloni durissimi, con diversi scogli importanti da superare.

Partiamo dal capitano Clemente Russo. Il 34enne campano, reduce da due argenti olimpici consecutivi, debutterà agli ottavi contro il tunisino Hassen Chaktami, avversario alla portata. Tatanka, tuttavia, dovrebbe poi trovare ai quarti il rivale che, con ogni probabilità, avrebbe voluto incontrare solo in finale. Si tratta del russo Evgeny Tishchenko, campione d’Europa e del mondo in carica e grande favorito per la medaglia d’oro. Sarà una finale anticipata? Molto probabile. Chi vince avrà la strada spalancata verso l’atto conclusivo; chi perde tornerà a casa con un pugno di mosche.

Non è andata meglio al mini-mosca Manuel Cappai: dopo un primo match ostico con l’americano Nico Miguel Hernandez, troverebbe agli ottavi il vice-iridato russo Vasilii Egorov, campione continentale in carica: servirà l’incontro della vita.

La Dea Bendata ci ha visto poco anche con Carmine Tommasone (-60 kg), primo professionista azzurro ai Giochi. Il 32enne irpino debutterà contro il ruvido messicano Lindolfo Delgado, poi eventualmente si troverebbe di fronte il fuoriclasse cubano Lazaro Alvarez, bi-campione del mondo in carica dei pesi leggeri (ed in precedenza oro iridato anche nella categoria dei gallo).

Il peso welter Vincenzo Mangiacapre affronterà al primo turno il messicano Juan Pablo Romero. Il tabellone fino ai quarti di finale non è male, ma qui potrebbe trovarsi dinanzi l’Everest del kazako Daniyar Yeleussinov, campione del mondo nel 2013 ed argento due anni dopo. Non sarà facile per il campano bissare il bronzo di Londra 2012, quando peraltro combatteva tra i superleggeri.

Sorteggio da dimenticare anche per Valentino Manfredonia (-81 kg). Il mediomassimo italo-brasiliano incrocerà i guantoni con il bielorusso Mikhail Dauhaliavets ai sedicesimi, per poi andare a sfidare il kazako Adilbek Niyazymbetov, argento alle Olimpiadi del 2012.

Il pugile a cui, almeno sulla carta, è andata meglio è Guido Vianello. Il supermassimo romano, qualificatosi in extremis, sfiderà agli ottavi il 23enne cubano Eunice Leinier Pero. La grande scuola caraibica da anni non riesce a lanciare grandi nomi in questa categoria e l’avversario dell’azzurro, seppur competitivo, non appare insormontabile. L’eventuale quarto, poi, sarebbe con uno tra il turco Ali Eren Demirezen ed il croato Filip Hrgovic, pugili sostanzialmente dello stesso livello del pugile italiano.

Per quanto riguarda la boxe femminile, Irma Testa (-60 kg) avrà un debutto soft contro l’australiana Shelley Marie Watts. Ai quarti, poi, si giocherà tutto con la campionessa del mondo francese Estelle Mossely, già sconfitta dall’azzurra nel torneo di qualificazione olimpica europea dello scorso mese di maggio.

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