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Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: il giorno di Katie Ledecky nei 400 sl e della “rientrante” Efimova nei 100 rana
La seconda giornata del nuoto olimpico in quel di Rio che ci apprestiamo a vivere avrà in sé due momenti focali: l’esordio di Katie Ledecky nei 400 stile libero femminili ed il ritorno ufficiale, dopo il ping pong infinito di questi giorni tra squalifiche, ricorsi al Tas vinti e riammissioni all’ultimo minuto, della campionessa del mondo Yulia Efimova nei 100 rana.
Il fenomeno a stelle e strisce potrebbe essere considerata l’unica reale favorita della gara nelle otto vasche. Primatista del mondo della distanza in 3’58″37, la Ledecky punta non solo a fregiarsi del titolo olimpico ma a migliorare ulteriormente un tempo inarrivabile per le altre. Una competizione, quasi, contro se stessa che ormai da 3 anni a questa parte è solita fare, essendo imbattuta nei 400 metri dal 2013. Non si intravedono dunque rivali in grado di ostacolare l’incedere in acqua della donna bionica dello stile libero. Per questo, è verosimile credere che la lotta vera sia per gli altri due gradini del podio e qui avremo, come si suol dire, una “tonnara”. Tantissime atlete su riscontri molto vicini, tra le quali però spicca l’americana n.2, quella Leah Smith che nei trials di Omaha ha stampato un 4’00″65 che dovrebbe metterla al riparo da sorprese. Il pacchetto di mischia annoverante, quindi, Boglarka Kapas (campione europea in carica), Coralie Balmy, Jessica Ashwood, Brittany MacLean e Jazmin Carlin sarà quello che si contenderà, con ogni probabilità, il bronzo. In chiave italiana, le speranze di Alice Mizzau e Diletta Carli di centrare l’ultimo atto sono poche, non solo per il livello molto alto ma anche per un’annata in cui entrambe non hanno offerto grandi prestazioni.
Come detto, l’altra attrazione del day 2 culminerà nella riapparizione, salvo ulteriori sorprese, della Efimova, riammessa alle competizioni e pronta a dare battaglia a Ruta Meilutyte, soprattutto, che qualche mese fa aveva aspramente criticato un’eventuale partecipazione della russa ai Giochi. Un confronto ricco di ulteriori contenuti. Una specialità nella quale, nel 2016, solo tre atlete sono scese sotto il muro del 1’06”, le citate Meylutite ed Efimova e la statunitense Lilly King (in 1’05″20 miglior tempo stagionale). E’ probabile che la lotta per le medaglie sia riservata a queste tre atlete anche se i dubbi relativi alle condizioni di forma della ranista russa restano. Ai blocchetti di partenza troveremo anche Martina Carraro e Arianna Castiglioni che cercheranno di migliorare i propri best time per centrare una finale, reale obiettivo di entrambe. La Carraro, in questa stagione, ha compiuto un grande salto di qualità ottenendo il record italiano in 1’06″41 (decima prestazione del 2016). Castiglioni, invece, ha dovuto rincorrere il tempo di qualificazione fino al Settecolli e pertanto sarà da verificare come la lombarda avrà gestito questa situazione particolare.
Il resto del programma avrà altre gare interessanti come i 100 dorso uomini, nei quali vi sarà uno scontro Usa contro Australia e dove il nostro Simone Sabbioni andrà a caccia di un posto in finale pur se i recenti guai fisici per via di un virus potrebbero influenzarlo in negativo. Allo stesso modo la nostra staffetta 4×100 stile libero trascinata da un Luca Dotto (47″96 agli Assoluti) mai così in forma tenterà di essere tra le migliori otto e lottare per un posto di prestigio. Per le medaglie, però, Australia, Francia e Usa sono distanti.
Nei 200 stile libero maschili è previsto un parterre de rois coi vari Sun Yang, James Guy, Yannick Agnel e Conor Dwyer a contendersi le posizioni che contano mentre i nostri Andrea Mitchell D’Arrigo e Marco Belotti sfrutteranno l’occasione per testarsi in chiave 4×200 stile libero e provare a superare, almeno, le batterie. A chiosa nei 100 dorso femminili Mie Nielsen si confronterà con Emily Seebohm e l’iron lady Katinka Hosszu per lo scettro del comando in questa specialità.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: pagina FB Georgian Swimmers Club