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Biathlon: Italia, Oslo di rimpianti. Bene le ragazze

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Chiaramente è stata un occasione persa quella della tappa di Oslo Holmenkollen per i colori azzurri, viste le premesse e le condizioni atmosferiche che ben si addicevano alle caratteristiche dei nostri atleti. Prendiamone singolarmente uno per uno.

Karin Oberhofer: altra solida e costante tappa per la 28enne, culminata nel bel settimo posto della mass start di domenica. Con lei abbiamo la consapevolezza che se dovesse arrivare uno zero si giocherebbe lotterebbe certamente per il podio. Manca un pizzico di fortuna, particolare che le è venuto meno nell’inseguimento, dove ha sparato sempre in condizioni di forte vento e per di più con raffiche diverse da poligono a poligono. Il 24esimo posto dell’inseguimento e i 9 errori commessi saranno sicuramente un’eccezione.

Michela Ponza: finalmente raggiunto l’obiettivo delle 50 gare senza errori, Michela è apparsa pimpante nelle prime due gare, con un 22esimo posto nella sprint. Nell’individuale ha condotto una gara di alto livello, se non fossero arrivati i due errori all’ultimo poligono avrebbe chiuso al 7imo posto, ma l’11esima posizione raggiunta è il segnale che è tornata la migliore Ponza. Nella mass però ha accusato lo sforzo delle tre gare in tre giorni ed ha chiuso 25esima con il peggiore tempo sugli sci.

Nicole Gontier: 14 errori in due gare sono troppi anche per la nostra Nicole. Probabilmente comincia a sentire la stanchezza della prima stagione di coppa del mondo visto il passo sugli sci. In Russia ci dovrà dimostrare il contrario.

Wierer e Runggaldier: la sprint con così tanti errori al poligono sarebbe dovuta essere la loro gara. Invece l’inesperienza ha avuto la meglio e i troppi errori commessi hanno precluso la possibilità di entrare in zona punti. Il loro passo comunque era dei peggiori, avremo conferme settimana prossima.

Lukas Hofer: a Oslo è andato in scena il solito e incostante Hofer. 3 errori e 21esima posizione nella sprint, 24esimo nell’inseguimento con 5 errori e quando nella mass si è trovato a lottare per il podio abbiamo rivisto l’ultimo poligono dell’inseguimento di Anterselva e dell’individuale mondiale di Nove Mesto. I due errori commessi negli ultimi due bersagli sono l’indice che più che il lavoro sugli sci per il carabiniere altoatesino è necessario un lavoro psicologico, perchè ha la capacità e le potenzialità per chiudere gli ultimi due bersagli e vincere la tensione. Ciò gli permetterebbe di fare il salto di qualità.

Dominik Windisch e Christian de Lorenzi: sono andati molto bene nella sprint con il 20esimo posto e 25esimo, disastrosi nell’inseguimento con 8 errori che non hanno permesso loro di entrare in zona punti ne di partecipare alla mass di domenica.

Pietro Dutto: 2 errori nella sprint e 4 minuti di distacco dal vincitore. Il passo sugli sci proprio non c’è.

Prossima tappa a partire da giovedi a Sochi (Russia).

nicolo.persico@olimpiazzurra.com

 

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