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Nuoto
Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: Ledecky, Peaty e Sjoestroem, alieni nella vasca brasiliana. Phelps 19° oro in carriera
Nella seconda serata brasiliana dedicata al nuoto, nell’Olympic Acquatic Stadium di Rio de Janeiro, senza atleti azzurri impegnati in acqua purtroppo, ci sono stati autentici fuochi d’artificio.
Effetti speciali identificabili in tre nuotatori: Katie Ledecky, Adam Peaty e Sarah Sjoestrom. La donna bionica stelle e strisce era attesa ad un record del mondo nei 400 stile libero donne e così è stato. 3’56″46 è un riscontro quasi senza senso a cui è difficile dare una spiegazione, troppo veloce per essere vera. Una nuotata potente ed una subacquea negli ultimi 50 metri da extraterrestre hanno concorso a questa prestazione. Alle spalle della Ledecky, argento per Jaz Carlin (4’01″23) e bronzo per Leah Smith (4’01″92). Come fosse una staffetta, il testimone finisce nella mani di Peaty ed i 100 rana diventano un assolo. 57″13 è il crono che vale l’oro a Cinque Cerchi e traccia nuovi confini nella specialità di cui l’inglese è ormai mattatore. Alle spalle dell’inarrivabile britannico, secondo posto onorevole per Cameron Van der Burgh, vittorioso a Londra 2012, in 58″69 e terza piazza per Cody Miller 58″87.
Nei 100 farfalla donne la Sjoestroem ha fatto valere la propria egemonia in vasca aggiudicandosi l’oro olimpico ed il record del mondo in 55″48 a precedere il fenomeno canadese Penny Oleksiak (56″46) e l’americana Dana Vollmer (56″63). Un vero siluro la svedese in acqua che promette di fare molto bene anche nei 200 stile libero di Federica Pellegrini. Semifinali dei 200 sl uomini che hanno messo in luce un Sun Yang di grande livello in 1’44″63 dando conferme sulle attitudini alla velocità palesate quest’anno. Il cinese, con questo tempo, si candida ad essere il favorito numero 1 della specialità. In finale troveremo anche il vincitore dei 400 misti Kosuke Hagino, l’eterno Paul Biedermann, un Chad Le Clos che si scopre in questo stile ed il campione del mondo 2015 James Guy che ottiene il pass per un centesimo rispetto a Thomas Fraser-Holmes.
I 100 rana donne hanno vissuto inevitabilmente sul ritorno di Yulia Efimova, non solo per il secondo tempo delle semifinali in 1’05″72 alle spalle dell’americana Lilly King, ma anche per la vicenda doping che l’ha riguardata. Di sicuro, una di quelle che non ha fatto i salti di gioia nel rivederla è Ruta Meilutyte, campionessa olimpica di Londra, apparsa appesantita. Sembra, pertanto, che in finale la lotta per l’oro sarà ristretta alla coppia Efimova-King.
100 dorso uomini che in semifinale parlano decisamente americano grazie Ryan Murphy (52″49) e David Plummer (52″50) senza però sottovalutare nè il campione del mondo Mitchell Larkin e né Camille Lacourt. Sul versante femminile sono sempre i colori degli States ad illuminare la scena grazie a Kathleen Baker 58″84 e domani assisteremo ad un ultimo atto dove saranno tutte vicine e, come al solito, i particolari faranno la differenza.
Nell’ultima gara di giornata, lo spettacolo della 4×100 stile libero maschile ha premiato gli Usa con un Michael Phelps da frazione interna in 47″12. 3’09″92 per gli Stati Uniti a precedere i campioni olimpici in carica della Francia 3’10″53, che non perdevano in vasca lunga dal 2012, e l’Australia in 3’11″37 troppo attardati da una prestazione di James Roberts da 48″88 non all’altezza. Si tratta del 19esima medaglia d’oro a Cinque Cerchi dello squalo di Baltimora.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Foto: pagina FB Adam Peaty