Precisione
Olimpiadi Rio 2016, le speranze di medaglie dell’Italia di lunedì 8 agosto. Tutto sul tiro
Dopo un fine settimana infuocato con tanti potenziali azzurri da medaglia, vivremo un lunedì più soft, in attesa dei prossimi due giorni che si annunciano invece spaziali.
Poche carte (sostanzialmente due) ma buone. Giovanni Pellielo ha vinto tutto nella sua carriera, tranne l’oro olimpico. Lo insegue da sette edizioni, addirittura da Barcellona 1992. Ha già conquistato due argenti ed un bronzo. Ma è chiaro che la medaglia del metallo più prezioso cambierebbe tutto. Il 46enne di Vercelli arriva a Rio a fari spenti, dopo una stagione anonima. Tuttavia più volte ha dichiarato che, nella sua testa, nel 2016 sarebbe contata una sola gara e su questa si è concentrata tutta la preparazione. In forma anche Massimo Fabbrizi, reduce dal trionfo agli Europei di Lonato. Sarà dunque un’Italia a due punte della fossa olimpica di tiro a volo.
Nel tiro a segno Niccolò Campriani rappresenta una grande incognita nella carabina 10 metri. Quattro anni fa il toscano vinse l’argento (perdendo l’oro all’ultimo colpo), ma da allora, dopo l’introduzione dei nuovi regolamenti, ha spesso recitato da comprimario. Tante, troppe volte l’azzurro è approdato in finale con uno dei migliori punteggi, salvo chiudere all’ultimo posto. A nostro parere Campriani ha ottime chance di approdare anche oggi nell’atto conclusivo, tuttavia dovrà superarsi per entrare in zona podio.
Pressoché nulle le speranze nella scherma, dove le azzurre devono fronteggiare in tabellone subito le grandi favorite al titolo. Resta l’unica specialità di questo sport dove l’Italia non riesce davvero a decollare.
federico.militello@oasport.it
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