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Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Italia, l’artistica azzurra è ancora Vanessa Ferrari! Nessun Dorma da incanto, merita una medaglia

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L’Italia della ginnastica si affida ancora una volta a Vanessa Ferrari. Lo sta facendo da almeno dieci anni, sarà così anche alle Olimpiadi 2016. Dopo un turno di qualificazione che ha estromesso la nostra Nazionale dalla Finale a Squadre (era l’obiettivo minimo per chi addirittura aveva annunciato battaglia per le medaglie…) e che ci ha respinto alla trave, rimaniamo in corsa con la Campionessa del Mondo 2006 che con un atto d’amore infinito si è guadagnata sul campo la possibilità di giocarsela ancora una volta.

Al corpo libero ha incantato la Rio Olympic Arena, guadagnandosi una standing ovation che davvero è riservata solo alle migliori dello sport. La torcida brasiliana si è entusiasmata sulle note del Nessun Dorma, ha applaudito la più forte ginnasta italiana di tutti i tempi, le ha tributato i giusti onori. Il suo esercizio è stato delizioso, novanta secondi di qualità sublime, impreziositi da grandi difficoltà e il cui valore è stato sugellato dal 14.866 finale che vale il terzo posto nella classifica di specialità.

Sarà sempre la Cannibale di Orzinuovi a dover provare ad agguantare la medaglia a cinque cerchi che, al femminile, manca addirittura da 88 anni (l’argento della squadra di Carla Marangoni ad Amsterdam 1928). Sempre lei contro tutto e tutti, come già tante volte le è capitato nella sua sfolgorante carriera, culminata in un trionfo iridato (Aarhus 2006) e in un uno europeo (Stoccarda 2007), per citare esclusivamente le sue due affermazioni nel concorso generale.

 

La bresciana ha rivoluzionato la disciplina nel nostro Paese e a 25 anni regge ancora tutto il sistema, nonostante ieri abbia sbagliato anche lei (la caduta alla trave, nel tentativo di dare tutto per strappare una finale anche sui 10cm, è stata molto pesante). La mancata qualificazione della Squadra alla Finale (questa esclusione danneggia tutto il movimento) ci ha gettato nello sconforto, soprattutto considerando le dichiarazioni della vigilia. L’esercizio di Vanessa ci fa però sognare, ci entusiasma e ci fa ben sperare: sarà una settimana di passione che vivrà nell’attesa di martedì 16 agosto, il giorno dei giorni. Riuscirà finalmente a mettersi al collo quell’agognata medaglia che insegue da tutta una vita, l’unica che le manca in un palmares irripetibile?

Saremo tutti con lei ma bisogna fare gli applausi anche ad Erika Fasana che ha agguantato la finale al quadrato. Dopo due atti conclusivi ai Mondiali la comasca è di nuovo nell’elite della disciplina. Ha sudato per tutto il giorno in attesa dei risultati delle avversarie e quando sembrava tutto finito ci ha pensato Sae Miyakawa (tra le favorite per il podio) a regalarle la gioia.

La ginnastica italiana può contare ormai su un buon bacino di ginnaste, siamo cresciuti tanto negli ultimi anni, abbiamo più consapevolezza dei nostri mezzi ma purtroppo l’immagine che verrà data a chi non segue questa disciplina costantemente è quella di una squadra solo decima al Mondo, eliminata e fallosa. Non siamo così ed è per questo che c’è tanta amarezza nel day after del turno di qualificazione dei Giochi Olimpici 2016.

 

stefano.villa@oasport.

(foto Bufolin/Federginnastica)

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