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Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: Manaudou e Ledecky a caccia di bis, Phelps per il poker nei 100 farfalla.

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Nella sesta giornata del nuoto a Cinque Cerchi in quel di Rio è tempo di velocità pura in vasca coi 50 stile libero maschili. Florent Manaudou si presenta ai nastri di partenza come il favorito di questa specialità, da campione olimpico in carica. Il 21″42 di questo 2016 rappresenta il miglior crono dell’annata ed un’ulteriore certezza per il fratello di Laure Manaudou. Una prova delle sue buone condizioni l’abbiamo già avuta nel corso della staffetta 4×100 stile libero quando il francese si è reso protagonista di una frazione interna da 47″14, assai ben indicativa sul suo stato di forma. Ora, nell’unica vasca, il francese, fin dalle batterie, vorrà imporre il proprio ritmo facendo capire a Cameron McEvoy e Nathan Adrian, i rivali più qualificati, che il re non vuole abdicare. Su questa distanza ci saranno anche Luca Dotto e Federico Bocchia ma le prospettive per i due azzurri non appaiono tanto rosee, sia per il contesto molto competitivo, che per le loro caratteristiche tecniche. Dotto nei 100 stile non si è espresso sui suoi livelli e nei 50, nonostante vanti l’argento ai Mondiali di Shanghai del 2011, non è mai riuscito a fare la differenza. Per quanto concerne Bocchia, esordiente ai Giochi, il grosso handicap della partenza a piedi pari rappresenta un serio problema per l’atleta.

Il resto del day propone poi le eliminatorie degli 800 stile libero femminili in cui sarà un altro one-woman show, se ci concedete il termine, pensando a quello che farà Katie Ledecky. Primatista mondiale della distanza e già con due medaglie d’oro nei 200 e 400 stile libero, la donna bionica stelle strisce vuol chiudere il cerchio centrando il magico tris e, sulla carta, nessuno sembra essere in grado di ostacolarla. L’8’06″68 di cui è accredita è anche il limite mondiale che Katie proverà a migliorare, avvicinandosi sempre di più alla barriera degli 8′. Il vantaggio sul resto del mondo è imbarazzante: Jessica Ashwood, la seconda nel ranking, col suo 8’18″14 distanza di più di 10″. Pertanto, il bis, dopo l’oro di Londra in questa specialità, è tutt’altro che improbabile.

Nei 100 farfalla avremo una nuova saga della Leggenda Michael Phelps che punta ad arricchire di altri allori la sua bacheca già piena di riconoscimenti. Le due vasche del delfino hanno già premiato il Kid di Baltimora in tre edizioni consecutive a Cinque Cerchi: Atene 2004, Pechino 2008 e Londra 2012. A Rio Michael quindi vuol servire il poker ai suoi avversari e, visto quanto avvenuto nei 200 farfalla, non è un certo un proposito irrealizzabile. Il 51″00 (secondo tempo dell’anno) dei trials è rappresentativo solo in parte di ciò di cui Phelps è capace. In più, il rivale sulla carta più quotato, l’ungherese Laszlo Cseh non è sembrato in grandi condizioni e questo spalanca un portone alle mire dell’americano. In questa gara avremo anche due carte azzurre da giocare, ovvero Matteo Rivolta e Piero Codia, autori del nono (51″42) e dodicesimo crono dell’anno (51″54). L’obiettivo di entrambi sarà quello di centrare la finale e vista l’alta concentrazione di atleti di livello non sarà cosa facile.

A chiosa i 200 dorso femminili saranno occasione di rivincita per Emily Seebohm, dopo l’anonimo settimo posto dei 100 metri, oppure di un altro successo per Katinka Hosszu? La vasca brasiliana ci fornirà un’adeguata risposta, sperando che sia positiva per Margherita Panziera, motivata a qualificarsi in semifinale.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Immagine: pagina fb Michael Phelps

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