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Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: Phelps fa la storia nei 200 misti, Manuel-Oleksiak oro ex aequo nei 100 sl donne

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Nella sesta giornata dedicata alle semifinali e finali del nuoto in piscina a Cinque Cerchi, l’Olympic Acquatics Stadium continua a riservare prestazioni di grandissima qualità e ad essere però avaro di soddisfazioni per i nostri colori.

Nei 50 stile libero uomini, Luca Dotto nuota un’ottima singola vasca stabilendo il suo personale in 21″84 ma questo miglioramento non gli frutta la qualificazione all’ultimo atto di domani per l’eccezionale livello della competizione. Luca è, infatti, il primo degli esclusi a 4 centesimi dall’ultimo crono utile, quello del sudafricano Edward Bradley Tandy. Come da pronostico, il campione olimpico Florent Manaudou fa valere il proprio status di leader, ottenendo il tempo migliore in 21″32 davanti all’ucraino Andrii Govorov (21″46), Anthony Ervin (21″46) ed a Nathan Adrian (21″47). Clamorosamente esclusi Cameron McEvoy, tra i favoriti della vigilia, ed il russo Vladimir Morozov.

La finale dei 200 rana donne premia la giapponese Rie Kaneto che, protagonista di un’ottima seconda parte di gara, fiacca la resistenza delle rivali chiudendo con un notevolissimo 2’20″30 precedendo la russa Yulia Efimova, secondo argento dopo quello dei 100 metri, in 2’21″97 e la cinese Jinglin Shi in 2’22″28. Nell’ultimo atto del 200 dorso uomini, la conferma di Ryan Murphy che, reduce dall’oro nei 100 metri, fa doppietta nella distanza più lunga in 1’53″62 mettendosi dietro il campione del mondo di Kazan 2015 Mitchell Larkin (1’53″96) ed il russo Evgeny Rylov (1’53″97).

Katinka Hosszu continua la sua marcia trionfale nella vasca carioca. La miglior prestazione dei 200 dorso (semifinali) in 2’06″03 davanti alla sorprendente canadese Hilary Caldwell (2’07″17) ed alla statunitense Madeline Dirado (2’07″53). Sorprendenti in negativo le controprestazioni di Emily Seebohom, campionessa del mondo 2015, e Missy Franklin, campionessa olimpica di Londra 2012, fuori dalla finale.

Nell’ultimo atto dei 200 misti, Michael Phelps fa la storia: poker di medaglie d’oro in 4 edizioni olimpiche differenti, la 22esima del metallo più pregiato in carriera e la n.26 complessiva della sua esperienza a Cinque Cerchi. Non ci sono parole per definire un campione di questo calibro che, nonostante le stagioni passino, dimostra sempre di farsi trovare pronto. La vittoria di questa gara in 1’54″66 non è mai stata in discussione e dispiace, per certi versi, che il suo compagno/rivale di una vita “natatoria” Ryan Lochte non sia riuscito a salire sul podio (quinto in 1’57″47) come era avvenuto per 3 volte consecutive ai Giochi. Alle spalle di Phelps troviamo il giapponese Kosuke Hagino (1’56″61) ed il cinese Shun Wang (1’57″05).

L’incredibile accade nella finale dei 100 stile libero donne dove la primatista del mondo e favorita n.1 Cate Campbell affonda letteralmente nella piscina brasiliana finendo sesta in 53″24 e favorendo un arrivo ex-aequo per l’oro con l’americana Simon Manuel e la canadese Penny Oleksiak (52″70 nuovo record olimpico) davanti a Sarah Sjoestroem bronzo in 52″99. Quarto posto per Bronte Campbell (53″04) davanti a Ranomi Kromowidjojo (campionessa olimpica a Londra 2012).

Giornata che si conclude mestamente per l’Italia con Piero Codia non qualificato per la finale dei 100 farfalla peggiorando, seppur di poco, la prestazione delle batterie ed ottenendo l’undicesimo crono dei semifinalisti (51″82) ad un decimo dalla qualificazione. Miglior tempo per l’atleta di Singapore Joseph Shooling, l’unico ad abbattere la barriera dei 51″ (50″83) precedendo Chad Le Clos (51″43), il cinese Zhuhao Li (51″51), Laszlo Cseh (51″57) e Michael Phelps (51″58).

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Immagine: pagina fb Michael Phelps

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