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Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Simone Biles è la ginnasta più forte della storia? Comaneci e Latynina le leggende, da battere o già battute

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Simone Biles è la ginnasta più forte di tutti i tempi? Ormai la domanda è inevitabile, soprattutto dopo quanto fatto ieri sera dalla 19enne di Columbus, laureatasi Campionessa Olimpica nel concorso generale individuale con una prestazione sbalorditiva. Difficile fare paragoni tra epoche e ginnaste diverse ma in tutti gli sport si è soliti fare confronti generazionali.

A Rio de Janeiro la Reginetta della Polvere di Magnesio ha ancora una volta dato lezione a tutte, sfondando il muro dei 62 punti, annichilendo l’intera concorrenza con quattro esercizi da urlo in cui spiccano un corpo libero ai limiti dell’umano (15.933 e quattro diagonali acrobaticamente divine), una trave immensa sotto la pressione di Mustafina e il suo solito Amanar al volteggio.

Simone ha dominato l’intero quadriennio, vincendo ogni gara a cui ha partecipato ad eccezione dell’American Cup 2013, quando debuttò tra le seniores perdendo da Katelyn Ohashi. Quattro anni di trionfi e successi: tre volte consecutive Campionessa del Mondo all-around (numero mai riuscito in passato), vincitrice di 10 medaglie d’oro nella rassegna iridata (la più titolata di sempre), è entrata nel codice con il suo nome, è stata l’unica ad andare oltre i 62 punti a livello internazionale, ha rivoluzionato il manuale della fisica ginnica eseguendo elementi che le altre umane si sognerebbero.

Simone Biles è semplicemente un marziano che vuole far saltare il banco anche alle Olimpiadi 2016, conquistando il leggendario pokerissimo d’oro. Dopo i facili successi nella prova a squadre e nel concorso generale, ora l’allieva di Aimee Boorman si catapulta verso le Finali di Specialità dove può fare incetta di titoli: scontato il successo al corpo libero, probabile quello alla trave (dove però deve stare attenta ad eventuali cadute e controllare l’insidiosa connazionale Lauren Hernandez), più in discussione quello al volteggio dove Hong Un Jong (con un eventuale triplo avvitamento) e Maria Paseka potrebbero insidiarla.

 

Questo autentico fenomeno è indubbiamente la più forte di tutti i tempi sotto il profilo tecnico: mai nessuna si era spinta a tanto. La sua potenza, la sua elevazione, i suoi salti, la sua acrobatica sono sbalorditivi. Fino a qualche anno fa nessuno pensava che si sarebbe arrivato a tanto: lei ha rivoluzionato questo sport. Un dominio del genere è poi il sigillo della sua grandezza: nessuna al momento è in grado di contrastarla. Ieri ha vinto con due punti di margine, il vantaggio più ampio sulla seconda in classifica durante tutto il quadriennio: tempi lontani quelli in cui doveva sudare con Larisa Iordache (quattro decimi a Nanning 2014, la rumena si inventò un numero al corpo libero per crederci fino in fondo) o anche con Kyla Ross (otto decimi ad Anversa 2013, addirittura in svantaggio prima della rotazione finale al corpo libero).

Certo per poter dire se Simone Biles sia la ginnasta più forte della storia bisogna prendere in considerazione anche altri fattori. Molti dicono che manca di artisticità e che è solo un’acrobata, ma la risposta è molto semplice: lei si è semplicemente adeguata a un codice che esalta certe doti e che pone in risalto le difficoltà di partenza.

 

Nadia Comaneci, che non ha mai vinto il titolo mondiale nel concorso generale, è l’icona di questo sport: niente e nessuno potrà cambiarlo. Tecnicamente la sua ginnastica (come quella delle sue contemporanee) è inferiore a quella attuale (non solo della Biles), ma perché cambiano i tempi, lo sport si sviluppa, le atlete crescono. 

I suoi 10 perfetti alle trionfali Olimpiadi 1976, i tabelloni in tilt, le prime pagine sui giornali: il suo nome è sulla bocca di tutti quando si parla di ginnastica, anche di chi la segue solo sporadicamente. Fu al centro dell’attenzione per anni, anche per motivi politici. È chiaro che Simone a questo non potrà arrivare ma è stata la stessa Nadia ad ammettere più volte che la statunitense è più forte di quanto non lo fosse lei, dichiarando anche che fa cose che molti uomini non riuscirebbero a fare.

A vantaggio di Nadia, oltre a fattori extra ginnici, il fatto che è ritornata ai Giochi Olimpici dopo il trionfo del 1976 ed è salita sul podio nell’edizione successiva (argento a Mosca 1980 nel concorso generale): nessuna ci è mai più riuscita (ci ha provato Gabby Douglas a Rio 2016, per la prima volta dopo 40 anni).

 

Larisa Latynina non è certamente la ginnasta più forte della storia, per sua stessa ammissione e perché lo dicono gli esercizi. Certo è che, per ora, è stata l’unica capace di vincere un Mondiale da incinta (di 5 mesi) e soprattutto è la donna più medagliata di tutti i tempi, di tutti gli sport, alle Olimpiadi. Simone è ferma a 2 (e massimo arriverà a 5), la sovietica ne ha portate a casa 18 (9 ori tra cui gli all-around 1956-1960, cinque argenti e tre bronzi, spalmati in tre cicli olimpici). Altra ginnastica, altra epoca ma il palmares è oggettivamente imbattibile: Simone dovrebbe rimanere in corsa fino alle Olimpiadi 2024 per poter sperare di superare questo record. Missione impossibile: restare sulla cresta dell’onda da dominatrice per un decennio non è fattibile. Solo Michael Phelps ci è riuscito.

 

Svetlana Khorkina è il mito agguantato da Simone agli ultimi Mondiali. La russa è infatti l’unica prima della Biles capace di vinere tre titoli iridati ma non consecutivi a differenza della statunitense (1997, 2001, 2003). Tanta eleganza e sensualità, diventata celebre anche per aver prestato la propria immagine alla copertina di Playboy. Celeberrima dentro la pedana e fuori, ma con una ginnastica totalmente differente da quella della Biles. Il fenicottero di Belgorod non vinse mai l’oro olimpico nell’all-around (massimo l’argento di Atene 2004, ma conquistò due titoli alle parallele).

 

I paragoni con Kim Zmeskal (prima statunitense a vincere il titolo mondiale nel 1991), con Shannon Miller (due iridi filati, 1993-1994), con Mary Lou Retton (prima stelle e strisce a conquistare un oro olimpico nel 1984, a Los Angeles senza sovietiche) venivano fatti solo perché Simone è americana. Ormai sono inaedeguati.

Non ci dimentichiamo di Elena Mukhina, di Nellie Kim, di Svetlana Boginskaya, di Amanar, Silivas, Gogean che hanno creato le basi di questa disciplina ma la sensazione è che Simone sia davvero la ginnasta più forte di tutti i tempi.

 

stefano.villa@oasport.it

(foto John Cheng)

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