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Ginnastica, Olimpiadi Rio 2016 – Lacrime di dolore: Vanessa Ferrari è quarta. Medaglia stregata, trionfo di Simone Biles

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Il sogno non si avvera. Vanessa Ferrari è quarta ancora una volta. Dopo quattro anni la magia non riesce alla ginnasta italiana più forte di tutti i tempi che subisce l’ennesima beffa a cinque cerchi. La medaglia olimpica rimane stregata per la bresciana: chiuderà la propria memorabile carriera senza la ciliegina sulla torta che un’atleta del suo immenso talento avrebbe meritato.

Vanessa piange lacrime amare ed è delusa per un verdetto finale che purtroppo la regala al quarto posto, come a Londra 2012 quando il bronzo le venne soffiato per la stupida regola dei parimeriti in favore di Vanessa Ferrari. Alle Olimpiadi di Rio 2016 la 25enne rimane giù dal podio per 17 centesimi: il suo 14.766 non basta per scavalcare la sorprendente Amy Tinkler, grande talento britannico che ha confezionato l’esercizio della vita nel momento più importante, probabilmente anche in maniere totalmente inattesa.

 

Salita per ultima in pedana, l’azzurra sapeva che doveva totalizzare più di 14.933 per mettersi la medaglia al collo. Serviva un’impresa sportiva, ma era comunque fattibile. Serviva la miglior Vanessa Ferrari dell’intero quadriennio. Esegue tre diagonali eccellenti, le stoppa perfettamente e fa bene anche nella parte artistica ma purtroppo un passo indietro sul doppio carpio finale ha probabilmente inciso sulla valutazione dei giudici.

Campionessa del Mondo 2006, Campionessa d’Europa 2007 sempre nel concorso generale oltre a un’infinità di tante altre medaglie internazionali. Non quella olimpica nell’infinita carriera di una ragazza che ha rivoluzionato il nostro movimento.

 

Era un’occasione d’oro perché Giulia Steingruber, grande avversaria annunciata alla vigilia, è caduta per ben due volte, probabilmente svuotata al termine di un tour de force (ottava con 11.800) che le aveva comunque permesso di conquistare il bronzo al volteggio. La cinese Yang Wang (14.666) è quinta e il suo Paese rimane senza medaglie individuali mentre la giapponese Mai Murakami è settima (14.533). Sesta una stupenda Erika Fasana che ha stretto i denti nonostante i problemi fisici per onorare l’impegno più importante della sua carriera (14.533) dopo due Finali ai Mondiali.

 

Trionfo annunciato per l’imbattibile Simone Biles (15.966, 6.9) che dall’alto di un’acrobatica stratosferica domina la gara e conquista il quarto oro a Rio 2016, smaltendo la rabbia per l’errore di ieri alla trave. Doppietta statunitense grazie ad Aly Raisman, Campionessa Olimpica a Londra 2012, che ritorna sul podio quattro anni dopo grazie a un’artisticità e un’eleganza indiscutibili (15.500).

 

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