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Pallanuoto femminile, Olimpiadi Rio 2016: il Setterosa di Conti dall’argento di Tianjin alla finale olimpica

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Che questo Setterosa targato Fabio Conti avesse delle qualità “speciali” lo si era capito da quell’argento nella Super Final di World League 2011, a Tianjin… Il Commissario Tecnico romano siede sulla panchina della Nazionale Italiana femminile di pallanuoto dal novembre del 2010, momento storico in cui gli si chiedeva a gran voce una sola cosa: riportare davvero in alto il Setterosa, alla luce (o meglio, all’ombra) delle cocenti delusioni che lo avevano frastornato dopo l’indimenticabile oro di Atene 2004.

Archiviato con fiducia il quarto posto ai Mondiali di Shanghai 2011, sono iniziate ad arrivare le imprese, le emozioni, è tornato l’entusiasmo, è cresciuta l’autostima nell’ambiente… Primo posto ai Campionati Europei di Eindhoven 2012, che ha riportato la Nazionale sul tetto continentale dopo nove anni; poi l’immediata settima piazza alle Olimpiadi di Londra 2012. Un picco di soddisfazione e un baratro di delusione. In quel momento, poteva andare mentalmente KO chiunque, ma non loro, queste straordinarie ragazze cresciute insieme e diventate Squadra fortissima, grazie all sapiente guida di Fabio Conti, nell’arco del quadriennio 2012-2016, proprio all’indomani della débâcle a Cinque Cerchi.

Un altro argento in World League nel 2014 e, l’anno scorso, è arrivato lo storico bronzo durante la XVI edizione dei Campionati Mondiali di Nuoto di Kazan’ (una medaglia iridata mancava da dodici anni all’Italia rosa della pallanuoto!). Poi ancora, il bronzo Europeo di quest’anno e, soprattutto, il godurioso pass olimpico ottenuto al torneo di qualificazione di Gouda, in Olanda, battendo il Canada 8-7 ai quarti di finale. E concomitante eliminazione delle “nemiche giurate” Oranje…

Il resto, è sfavillante storia recente. Tre vittorie ineccepibili, su tre incontri disputati, nel girone, successi fin troppo facili su Cina e Russia: è finale! Dolcissima parola olimpica sconosciuta a queste ragazze ed al loro allenatore, ma non a capitan Tania Di Mario, che in quel famoso, spartiacque 2004 a Cinque Cerchi in vasca c’era e come. Anzi, si dice fosse presente anche sul gradino più alto del podio…

giuseppe.urbano@oasport.it

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